Il Politecnico di Milano aiuterà Asmara a diventare sito Unesco

Formerà tecnici per il restauro in progetto finanziato da Ue

FEB 14, 2017 -

Roma, 14 feb. (askanews) – Il Politecnico di Milano formerà tecnici eritrei per il restauro del patrimonio culturale e architettonico di Asmara, nell’ambito di un progetto finanziato con quasi 300.000 euro dall’Unione europea. Lo ha precisato l’architetta Susanna Bortolotto dell’ateneo milanese, contattata da askanews dopo che l’Ue ha riferito del coinvolgimento del Politecnico nel progetto intitolato “Capacity building for safeguarding Asmara’s historic urban environment”.

Bruxelles ha infatti annunciato di recente il via libera a un finanziamento di 297.721,87 euro per le attività di valorizzazione e tutela del patrimonio di Asmara, “unico al mondo”, che fa della capitale eritrea la “città modernista del continente africano”. Città candidata lo scorso anno a diventare patrimonio Unesco e la decisione dell’agenzia Onu è attesa nella prima metà del 2017. Il progetto, presentato dall’Asmara Heritage Project e dalla municipalità di Asmara, prevede il completamento del “Conservation Master Plan” della città, un corso per la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio edilizio e attività che incentivino la consapevolezza e il coinvolgimento dell’opinione pubblica. “L’Asmara Heritage Project implementerà parte del progetto in collaborazione con il Politecnico di Milano”, si legge nella nota diffusa dall’Ue.

Interpellata da askanews, Susanna Bortolotto ha spiegato che i docenti italiani del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani saranno impegnati per due anni al fianco delle autorità eritree e che “il corso del Politecnico, di carattere teorico e pratico su cantieri scuola, sarà volto a preparare tecnici eritrei in grado di svolgere progetti di restauro sull’architettura di Asmara”. “Le attività didattiche sul campo – ha aggiunto – garantiscono un approccio e una prassi di intervento sull’edificato del Moderno tale da comprendere, rispettare e avvalorare ogni valenza con la permanenza del costruito storico”. Già interpellata nel luglio dello scorso anno, al suo rientro da un convegno tenuto ad Asmara, l’architetta aveva rimarcato come la capitale eritrea sia “un unicum che spero la comunità internazionale riconosca come sito Unesco, perché se lo merita”.

Con i suoi cinema razionalisti, la stazione di servizio futurista Fiat Tagliero, le ville e i caffè rimasti intatti dall’epoca coloniale, “Asmara è un gioiello”, aveva aggiunto, che oggi ha bisogno di manutenzione e valorizzazione. In questo, ha rimarcato Bortolotto, l’ambasciata italiana ad Asmara ha fatto da “ponte tra le esigenze locali e le competenze specifiche nel campo del restauro dell’ateneo milanese”.

“Capitale della colonia italiana dalla fine del XIX secolo, Asmara si trasformò in una città importante negli anni ’20, diventando una sorta di terreno di sperimentazione per l’architettura moderna e la pianificazione urbana”, ha ricordato l’Ue nel comunicato. E tutto questo è ancora oggi visibile “nelle numerose tipologie di edifici, costruiti in vari stili, quali eclettico, neoclassico, futurista, monumentalista, razionalista e modernista”.

“L’affascinante capitale dell’Eritrea – ha concluso Bruxelles – con un perimetro storico di circa 4.300 edifici censiti all’interno di un’area di 480 ettari, potrebbe anche diventare presto il primo sito Unesco Patrimonio dell’umanità dell’Eritrea”.