Filippine, Duterte: a morte criminali ogni giorno. Chiesa: barbaro

Proteste dopo nuovo annuncio del capo di stato su pena capitale

DIC 19, 2016 -

Manila, 19 dic. (askanews) – Il presidente filippino Rodrigo Duterte ha annunciato di voler giustiziare “cinque o sei” criminali al giorno quando la pena di morte sarà reintrodotta. Un annuncio che ha scatenato le proteste dei leader della Chiesa cattolica nelle Filippine, che hanno definito “barbaro” il capo di stati.

Duterte ha fatto dell’introduzione della pena di morte una delle sue priorità nell’ambito della brutale guerra al crimine e alla droga lanciata dalla sua elezione e il progetto dovrebbe essere discusso in Parlamento a gennaio. “C’era la pena di morte ma non succedeva nulla. Ridatemela e la userò ogni giorno: cinque o sei (criminali). Sul serio”, ha dichiarato Duterte.

Padre Jerome Secillano, segretario per gli affari pubblici della Conferenza dei vescovi cattolici delle Filippine ha definito “barbara” questa scelta, perché farebbe delle “Filippine la capitale della pena di morte nel mondo”.

La pena capitale è stata abolita nel Paese a maggioranza cattolica nel 2006 su insistenza della Chiesa. A giugno prima dell’inizio del suo mandato, Duterte aveva dichiarato che avrebbe reintrodotto la pena di morte per impiccagione per non sprecare proiettili e perché rompere la spina dorsale è più umano di un plotone di esecuzione.

(fonte afp)