Perché Babbo Natale consegna tutti i regali in una notte (lo spiegano i fisici)

La teoria della relatività a supporto dell'impresa natalizia

DIC 14, 2016 -

Roma, 14 dic. (askanews) – L’agenda di Babbo Natale è sempre sembrata ai più un po’ troppo piena per poterla rispettare in una sola notte, e la sua agilità e il girovita incompatibili con una silenziosa discesa da un caminetto: ma, assicurano i fisici, la teoria della Relatività permetterebbe di portare a termine felicemente la missione nei tempi e modi previsti dalla tradizione.

Il trucco, come spiega al quotidiano britannico The Daily Telegraph Katy Sheen, fisica della Exeter University, sta nelle renne: se queste viaggiassero a velocità prossime a quelle della luce, subentrebbero infatti due noti effetti relativistici. Il primo è quello della dilatazione temporale: rispetto a quello proprio di Babbo Natale, il tempo scorrerebbe più lentamente e con una velocità di circa 10 milioni di chilometri orari riuscirebbe a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo (tenendo contro dei differenti fusi orari) in sole 31 ore – e a invecchiare molto più lentamente.

Il secondo effetto è quello del “foreshortening”, la compressione delle dimensioni lineari: alle stesse velocità Babbo Natale entrerebbe facilmente dentro un camino (la frenata porrebbe qualche problema in più). Inoltre, sempre per la velocità sarebbe impossibile da vedere o sentire: per l’effetto Doppler i suoni in arrivo verrebbero spinti a frequenze troppo alte per l’orecchio umano e il medesimo effetto si applicherebbe anche alla sua immagine.

Un aspetto che occorrerebbe però lasciare ancora alla magia è il consumo di combustibile: per accelerare fino a velocità prossime a quella della luce occorre una grande quantità di energia, che per un corpo materiale aumenta esponenzialmente fino a tradursi in un aumento di massa e non di velocità (motivo per cui solo le particelle senza massa viaggiano in effetti alla velocità della luce).

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