Algeria, è morto in cella il blogger che offese il presidente

Condannato a due anni di prigione a luglio scorso era in sciopero della fame

DIC 11, 2016 -

Algeri, 11 dic. (askanews) – Mohamed Tamalt, giornalista e blogger algerino-britannico, è morto dopo tre mesi di sciopero della fame intrapreso come protesta per la condanna a due anni di prigione per una poesia postata su Facebook ritenuta offensiva per il presidente algerino.

“Posso confermare la morte del giornalista Mohamed Tamalt nell’ospedale di Bab el-Oued dopo uno sciopero della fame di tre mesi e tre mesi di coma”, ha spiegato il suo avvocato Amine Sidhoum su Facebook. Il servizio carcerario algerino ha riferito in una nota che Tamalt è morto in seguito a un’infezione a un polmone per cui era in cura dal 4 dicembre.

Tamalt aveva iniziato lo sciopero della fame dopo il suo arresto ad Algeri vicino alla casa dei genitori lo scorso 27 giugno. Il 42enne blogger e giornalista freelance che gestiva un sito web da Londra dove viveva, era stato accusato di aver “offeso” il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika e di aver “diffamato un’autorità pubblica” in una poesia postata su Fb.

Un tribunale di Algeri lo aveva condannato a due anni di prigione l’11 luglio e multato per 1.800 dollari. Human Rights Watch aveva chiesto con forza la sua scarcerazione ad agosto quando le sue condizioni erano diventate critiche.

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