Trovati in Svizzera 3 reperti di Palmira (la città saccheggiata dall’Isis)

I capolavori finiti sotto sequestro

DIC 2, 2016 -

Ginevra, 2 dic. (askanews) – Le autorità giudiziarie del Cantone di Ginevra hanno ordinato il sequestro di reperti archeologici provenienti da Palmira (Siria), Yemen e Libia, conservati nei porti franchi di Ginevra. Stando a quanto si legge in una nota, i reperti sequestrati sono stati portati nei porti franchi, dove non si pagano dazi doganali o Iva, tra il 2009 e il 2010 e un controllo doganale effettuato nell’aprile del 2013 “ha fatto sorgere il sospetto di una provenienza illecita”.

Le autorità culturali di Berna, contattate da quelle doganali all’inizio del 2015, hanno inviato un esperto che ha confermato l’autenticità dei reperti e lo scorso febbraio è stata aperta un’inchiesta. Tra i reperti finiti sotto sequestro figurano una testa di Afrodite e due bassorilievi funerari, databili tra il IV e il III secolo dopo Cristo.

Tre reperti arrivano da Palmira, il sito siriano che ospita i resti monumentali di una città che era uno dei maggiori centri culturali del mondo antico, dichiarato patrimonio mondiale dall’Unesco; altri cinque dallo Yemen e la testa di Afrodite dalla Libia. La maggior parte dei reperti è arrivata in Svizzera dal Qatar, mentre uno dagli Emirati arabi uniti. Dall’inchiesta è emerso che sono frutto di saccheggi. In attesa di essere restituiti ai Paesi di provenienza, saranno affidati al Museo di Arte e Storia di Ginevra, per essere esposti al pubblico. (fonte Afp) Sim-Int5