Ritrovata in Norvegia porta di ingresso del lager di Dachau

Rubata nel 2014, reca la scritta "arbeit macht frei"

DIC 2, 2016 -

Berlino, 2 dic. (askanews) – Una porta recante la celebre e macabra iscrizione nazista “Arbeit macht frei” rubata a fine 2014 nell’ex campo di concentramento di Dachau è stata “molto probabilmente” ritrovata in Norvegia. Lo ha annunciato la polizia bavarese.

“Allertata da un informatore anonimo, la polizia di Bergen ha trovato e sequestrato una porta in ferro battuto con la nota iscrizione”, ha indicato la polizia tedesca, foto alla mano. Quest’ultima aveva offerto, invano, 10.000 euro di ricompensa a chi avesse messo gli investigatori sulle tracce della porta, che pesa un centinaio di chili, rubata il 2 novembre 2014. Nessuna informazione relativa ad eventuali sospetti è trapelata.

La porta fa parte di una cancellata molto più grande che si trova nelle vicinanze dell’ingresso principale del campo. Il furto ricordava molto da vicino quello avvenuto alcuni anni prima ad Auschwitz, in Polonia. Anche in quel caso venne rubata la macabra insegna “Arbeit macht frei”. La scritta fu ritrovata spezzata in più parti e seppellita in un bosco. Furono fermati uno svedese vicino a movimenti neonazisti e due polacchi.

Dachau fu inaugurato nel 1933 ma la porta con l’insegna, divenuta simbolo degli orrori dell’Olocausto, comparse per la prima volta nel 1936. Nei dodici anni di attività del campo persero la vita circa 41.500 persone. (con fonte Afp)