Sudcorea, ultimatum maggioranza a presidente: via entro aprile

Incappata nello scandalo della "Rasputin coreana"

DIC 1, 2016 -

Roma, 1 dic. (askanews) – Il partito di maggioranza sudcoreano Saenuri ha dato oggi il benservito alla presidente Park Geun-hye, incappata in un bizzarro scandalo che ha fatto scendere i livelli di consenso sotto il 5 per cento, ordinandole di dimettersi ad aprile 2017. Se non accetterà questo diktat, darà l’avvio a un impeachment.

Park questa settimana aveva già indicato di volersi dimettere in anticipo, dopo essere finita nell’occhio del ciclone per i suoi rapporti con Choi Soon-sil, una sua amica di lunga data figlia di un controverso leader religioso di un culto sciamanico. La donna, soprannominata dalla stampa la “Rasputin coreana”, avrebbe utilizzato la sua influenza per convogliare verso due Ong da lei fondate e controllate fondi provenienti dai principali “chaebol”, i complessi industrial-finanziari sudcoreani.

I 128 parlamentari di Seanuri hanno approvato unanimemente una mozione che punta a imporre alla presidente le dimissioni alla fined i aprile e le nuove elezioni presidenziali a giugno, sei mesi prima del previsto. “Tutti i parlamentari del partito unanimemente hanno approvato questo calendario”, ha detto il leader parlamentare di Saenuri Chung Jin-suk all’agenzia di stampa Yonhap. Il partito ha considerato questa tempistica, ha aggiunto, la più appropriata per garantire un’ordinata transzione di potere, il mantenimento della stabilità e per dare ai partiti politici il tempo di prepararsi per le elezioni presidenziali.

Park martedì aveva indicato che avrebbe lasciato decidere al Parlamento il destino della sua presidenza, dopo che anche lei è diventata oggetto d’inchiesta penale nell’ambito delle indagini nei confronti di Choi.

(Fonte Afp)