Trump medita su Segretario di Stato, cena a tre stelle con Romney

E l'ex nemico passa ai complimenti al neo-eletto

NOV 30, 2016 -

New York, 30 nov. (askanews) – Nel ristorante tre stelle Michelin da Jean Georges, scelto da Donald Trump per il nuovo incontro con Mitt Romney, la sera di Capodanno un menu degustazione costerà 888 dollari a persona, fa notare la Cnn. Ma il presidente eletto è proprietario del grattacielo che ospita il locale, la Trump Tower, e per il colloquio attorno al tavolo con il potenziale nuovo Segretario di Stato la lista dei piatti è stata limitata: zuppa di aglietto con timo, cosce di rana saltate, scaloppina con broccolo caramellato e antipasto, più filetto e costolette d’agnello come piatto principale e un dessert.

La scelta della punta di diamante culinaria della torre ora presidenziale, tra le più in vista della Grande Mela, è parsa a molti un segnale che davvero il miliardario vuole il suo ex nemico alla Segreteria di Stato. Ma dopo il nuovo, attesissimo incontro tra i due ieri sera (a cui non hanno partecipato le signore Trump e Romney, tuttavia si è unito il presidente del Comitato Nazionale Repubblicano e futuro capo di gabinetto Reince Priebus) il 45esimo capo dello Stato non si è sbilanciato. Lo ha fatto in qualche modo Romney, che ha lodato apertamente Trump, in netto contrasto con la sua linea di forti critiche seguita durante la campagna elettorale, quando definiva il candidato repubblicano “una truffa” e i due si davano battaglia a colpi di tweet e dichiarazioni.

“Penso che vedrete un’America che resta alla guida del mondo in questo secolo”, ha affermato Romney parlando con la stampa, “ho sempre più chiare speranze che il presidente eletto Trump sia l’uomo che ci può portare verso un futuro migliore”. E ancora: “non è facile vincere” un’elezione alla Casa Bianca e la visione di Trump è risultata “in sintonia con il popolo americano in modo davvero potente”.

Quello di ieri sera è stato il secondo incontro in 10 giorni tra l’ex candidato repubblicano sconfitto nel 2012 da Barack Obama e il candidato che ha vinto lo scorso 8 novembre. Negli ultimi giorni sono arrivate varie nomine per il nuovo governo statunitense e solo ieri sera è arrivata la notizia che per il Tesoro sarebbe stato scelto un ex di Goldman Sachs, Steven Mnuchin. Ma la decisione sul diplomatico in capo si è rivelata ardua e al centro di un conflitto nello stesso cerchio magico di Trump, dove molti non accettano l’idea di elevare a segretario di Stato una figura così critica, sino a pochissimo tempo fa, nei confronti del nuovo presidente.

Altri potenziali candidati, ancora in lizza, sono l’ex sindaco di New YOrk Rudolph Giuliani, il capo del Comitato Relazioni estere del Senato Bob Corker e il generale David Petraeus, che ha definito “buono” l’incontro avuto di recente con Trump.

(con fonte afp) .

Orm MAZ