Praga autorizza aerei spia Usa a sorvolo verso Baltici e Russia

Si tratta dei droni di base a Sigonella

NOV 29, 2016 -

Roma, 29 nov. (askanews) – I droni spia americani, basati a Sigonella in Sicilia, potranno utilizzare lo spazio aereo della Repubblica ceca per i loro voli di ricognizione verso i paesi baltici e i confini con la Russia.

Il governo di Praga ha infatti dato la propria autorizzazione alle missioni dei giganteschi aeromobili statunitensi a pilotaggio remoto Global Hawk, che potranno essere effettuate ad iniziare dall’inizio del prossimo anno.

La decisione dell’esecutivo ceco, dopo un negoziato avviato all’inizio di quest’anno, è stata presa lo scorso 1° ottobre in forma del tutto riservata, senza che niente trapelasse sino a oggi sui media locali. Solo questa mattina la notizia è finita sulla prima pagina del quotidiano praghese Pravo.

Negative, dalle prime impressioni le reazioni della opinione pubblica ceca. In un sondaggio on line, avviato dal sito Novinky.cz, al quale hanno partecipato quasi 14 mila utenti, quasi il 75% dichiara la propria contrarietà alla concessione dello spazio aereo nazionale ai droni americani della Nato.

Il governo ceco – come si apprende dai documenti del governo pubblicati dal quotidiano – ha posto come condizione che i Global Hawk, nel sorvolare il territorio nazionale, tengano disattivati i sistemi di armamento e di ricognizione. Ciascun volo dovrà poi essere annunciato preliminarmente alle autorità locali.

“Siamo parte della Alleanza atlantica e i droni della Nato con le loro missioni difendono anche noi. A determinate condizioni, potranno sorvolare il nostro territorio, così come già succede in Germania” sono le parole di conferma del ministro della Difesa ceco, Martin Stropnicky, richiesto di un parere da Pravo.

I Global Hawk – “gli stessi velivoli che da Sigonella compiono le loro missioni in Siria e in Iraq” scrive il quotidiano – vengono considerati degli autentici gioielli tecnologici, con una apertura alare di 40 metri, capaci di volare sino a 20 mila metri di quota, con una autonomia di 32 ore e di percorrere 23 mila chilometri.