Blair: “Sulla Brexit i britannici potrebbero cambiare idea”

Crollo della moneta e 60 miliardi in più di deficit: questi i fatti

NOV 29, 2016 -

Roma, 29 nov. (askanews) – La “cosa strana” del referendum sulla Brexit nel Regno unito è che “abbiamo deciso di lasciare la Ue, ma a cosa assomigli questa Brexit, non ne abbiamo idea”. E’ quanto afferma l’ex primo ministro britannico Tony Blair in un’intervista al Corriere della Sera. “Non conosciamo l’accordo che ci offrirà il resto d’Europa, né ciò che uscirà dai negoziati. Io non dico che sulla Brexit faremo marcia indietro, ma che è ancora probabile che succeda. Dico solo: teniamoci aperte tutte le opzioni”, sostiene l’ex leader laburista.

Secondo Blair, per alcuni dei britannici che hanno votato a favore dell’uscita del regno unito dall’Ue, “la Brexit è una questione ideologica, influenzata da una visione dell’estrema destra, da un cartello nei media fissato su questo punto e da parti del partito conservatore”. Poi “ci sono i nazionalisti dello Ukip, ma tutto questo blocco vale forse il 20%”, precisa.

Infine “c’è un gran numero di persone che hanno votato per la Brexit perché pensano che il disagio sia comunque minore dei benefici. Ma se nella realtà scoprono che è vero l’opposto, allora potrebbero cambiare idea”.

Blair spera che “l’economia si riprenda con forza”. Ma, ricorda, “prima del referendum c’erano tante promesse, dopo invece abbiamo i fatti. Due in particolare: la nostra moneta è caduta del 13%, un crollo enorme; e la dichiarazione di bilancio della settimana scorsa dice che avremo 60 miliardi di deficit in più”. “Non siamo più alle promesse: siamo ai fatti, va bene? Magari poi non si avverano, ma magari sì. A quel punto invece di avere più soldi lasciando l’Europa, ne avremmo meno. Questo può far cambiare nettamente idea agli elettori, è il pensiero di Blair.

Se ci sarà un altro referendum o con un cambio di governo alle elezioni, Blair non è in grado di prevederlo, ma suggerisce: “teniamoci aperte le opzioni. Il fatto che io venga denigrato solo perché lo dico mostra quanto certa gente sia estremista. Mi rivolgo in particolare agli elettori laburisti: guardate alle condizioni del sistema sanitario oggi, pessime. Eppure il governo non mette alcuna energia nel migliorarle, è completamente assorbito dalla Brexit”.

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