Giappone, produttori bambole tradizionali contro Universal Studios

Vengono usate in casa stregata parco a tema

OTT 19, 2016 -

Roma, 19 ott. (askanews) – L’associazione delle bambole giapponesi ha dichiarato guerra alla Universal Studios Japan. Motivo del contendere l’utilizzo che la major sta facendo delle tradizionali “ningyo” nipponiche all’interno del suo parco a tema di Osaka: sono protagoniste di una casa stregata. Lo racconta l’agenzia di stampa nipponica Kyodo.

La USJ, hanno scritto i produttori di bambole, “tratta le bambole giapponesi come oggetti maledetti o paurosi, danneggiando gli affari dei produttori e dei venditori di bambole”, ha scritto l’associazione, che chiede la cancellazione dell’attrazione denominata “Tatari: la maledizione delle bambole viventi”. Sostanzialmente l’attrazione simula un villaggio giapponese classico deserto, nel quale inquietanti bambole provocano orrore nei visitatori.

L’associazione, che riunisce 400 importanti artigiani, se la prende anche col santuario Awashima di Wakayama, noto per avere decine di migliaia di bamboole conservate, che le ha prestate alla major. “Le bambole giapponesi – ha scritto – sono eccellenti opere d’arte. L’attrazione dà un’impressione sbagliata, negativa di loro al pubblico generale e distrugge la cultura tradizionale”.

La USJ, dal canto suo, ha chiarito che non intende cancellare l’attrazione che è partita il 10 settembre come parte della sua offerta per Halloween. “Non c’è base legale per la protesta, quindi continueremo fino al 6 novembre come previsto”.