Roma, 19 ott. (askanews) – Impiantare la democrazia in un paese che ha vissuto mezzo secolo di dittatura militare è una “sfida”. L’ha detto oggi Aung San Suu Kyi, leader di fatto di Myanmar, dopo un incontro a Nuova Delhi col primo ministro indiano Narendra Modi.
“Come nazione, noi incontriamo delle difficoltà a radicarela cultura democratica”, ha dichiarato la premio Nobel per la pace. “Noi – ha continuato – dobbiamo affrontare le numerose sfide, ma siamo certi di poterle superare perché il nostro popolo ne ha la volontà”.
Aung San Suu Kyi, a lungo costretta agli arresti domiciliari dalla giunta militare birmana, da quando è al potere ha ricevuto anche critiche nell’Occidente che l’ha in passato sostenuta. La si è accusata difare poco per la riconciliazione nazionale e di non mettere termine ai conflitti con fiversi gruppi etnici. Inoltre è stata criticata per il suo silenzio sulla questione dei Rohingya, la minoranza musulmana del nord-ovest che vive in difficili condizioni economiche.
(Fonte Afp)