Archeologi: i greci erano in Cina 1.500 anni prima di Marco Polo

Influenze greche sulle statue dell'esercito di terracotta

OTT 12, 2016 -

Roma, 12 ott. (askanews) – La Cina e l’Occidente erano in contatto più di 1.500 anni prima che l’esploratore veneziano Marco Polo arrivasse nell’impero. Lo sostengono nuove ricerche archeologiche, che affermano tra l’altro che l’ispirazione per i famosi guerrieri di terracotta seppelliti nella tomba del primo imperatore Qin Shi Huang, vicino a quella che è oggi Xian, potrebbe provenire dalla Grecia antica. Inoltre artigiani greci potrebbero aver insegnato il mestiere ad apprendisti locali nel III secolo avanti Cristo. Si è sempre pensato che il viaggio di Polo nel XIII secolo sia stato il primo di un europeo in Cina. “Abbiamo ora evidenze che esistesse uno stretto contatto tra la Cina del primo imperatore e l’Occidente prima dell’apertura formale della via della Seta. E’ molto prima di quanto pensassimo” ha detto alla Bbc l’archeologo capo Li Xiuzhen, del museo del mausoleo dell’imperatore Qin Shi Huang.

Uno studio separato mostra che Dna mitocondriale specifico delle popolazioni europee è stato rinvenuto in alcuni siti nelle provincia più occidentale della Cina, Xinjiang, indicando che occidentali avrebbero potuto vivere e morire nella zona durante il regno del primo imperatore. Qin Shi Huang, vissuto tra il 259 e 210 avanti Cristo, fu il primo a regnare sulla Cina unita.

Furono dei contadini a scoprire le ottomila figure di terracotta sepolte a circa un chilometro dalla sua tomba nel 1974.

Ma prima della costruzione della tomba in Cina non esisteva la tradizione di costruire statue umane a grandezza naturale. In precedenza le statue erano figurine di 20 centimetri di altezza.

Per spiegare un cambiamento così radicale di tecniche e stile il dottor Xiuzhen invoca influenze esterne. “Ora pensiamo che l’esercito di terracotta, gli acrobati e le sculture di bronzo scoperte nel sito sano stati ispirati dall’arte e dalla scultura dell’antica Grecia”. Il professor Lukas Nickel dell’università di Vienna sostiene che le statue di acrobati da circo trovate di recente nella tomba dell’imperatore supportano questa convinzione. Il professore ritiene che il primo imperatore sia stato influenzato dall’arrivo della statue greche in Asia Centrale nel secolo successivo al regno di Alessandro Magno, morto nel 323 avanti Cristo. “Immagino che uno scultore greco fosse sul luogo per addestrare gli artigiani locali”.