Bosnia accusa la Iena Pelazza: falso il reportage su traffico armi

Autorità: pagati 2 tossicodipendenti che si sono finti trafficanti

OTT 7, 2016 -

Sarajevo, 7 ott. (askanews) – La Bosnia accusa la Iena Luigi Pelazza di aver realizzato un finto reportage sul traffico di armi nel Paese balcanico, riferendo dell’arresto di cinque persone. Pelazza ha respinto l’accusa.

“Le persone che appaiono nel filmato sono state identificate ed è stato accertato che non si tratta di presunti trafficanti di armi”, si legge in una dichiarazione della Procura di Sarajevo.

“Non abbiamo ancora un quadro completo, ma abbiamo prove e confessioni”, ha poi detto in conferenza stampa Vahidin Sahinpasic, funzionario di polizia, secondo cui il giornalista italiano è considerato un “sospetto”.

Il 2 ottobre scorso il programma “Le Iene” ha mandato in onda il reportage di Pelazza intitolato “Dove l’Isis compra le armi per colpire l’Europa”, ma oggi le autorità bosniache hanno dichiarato che “la storia raccontata dal giornalista italiano è falsa”.

“Si tratta di persone che il giornalista italiano ha pagato per girare delle false scene”, ha detto il procuratore, precisando che sono “noti consumatori di droga”. “Dal momento che questo reportage ha leso l’immagine della Bosnia per quanto riguarda la lotta al terrorismo, le autorità italiane sono state informate”, si legge nel comunicato.

Interpellato dall’emittente dei Balcani N1, Pelazza ha respinto le accuse, sostenendo che non aveva alcuna ragione per organizzare una messinscena. (fonte Afp)