Marocco al voto, testa a testa tra islamici di governo e… -2

OTT 6, 2016 -

Roma, 6 ott. (askanews) – Dei partiti storici, fatta eccezione per Istiqlal che è riuscito ad secondo alle comunali del 2015, resta l’Unione Socialista delle Forze Popolari (USFP) che tuttavia soffre una forte regressione, avendo perso le roccaforti di Rabat e Agadir.

Dato per probabile “terzo classificato”, l’Istiqlal, il duello PAM-PJD si annuncia quindi quello decisivo. Il PJD, alla testa una coalizione islamica al governo, basa il suo programma sulla continuità: “La nostra voce, la nostra opportunità per continuare la riforma”, recita un loro slogan come ricorda il giornalista in un articolo scritto per il sito “Arabpress”.

I rivali del PAM attaccano il PJD sulla situazione economica, sul tasso di disoccupazione esponenziale e “su riforme che minano il potere di acquisto dei cittadini”, come scrive sempre il giornalista marocchino.

Da parte sua, il PAM ha un programma basato su un “piano di salvataggio” e una revisione del modello di crescita, nonché la promozione dei diritti delle donne. “Siamo in una situazione catastrofica, a livello economico e sociale”, ha detto Ilyas El Omari, segretario generale del partito, per il quale il nocciolo di queste elezioni “è salvare il Marocco in termini economici e politici”.