Croazia, elezioni: Hdz avanti, ma per governo servirà coalizione

Conservatori di Plenkovic non hanno ottenuto maggioranza assoluta

SET 12, 2016 -

Zagabria, 12 set. (askanews) – I conservatori in Croazia sembrano vicini a confermarsi al governo, dopo aver vinto le elezioni anticipate, ma dovranno avviare negoziati per formare una coalizione visto che non sono riusciti a conquistare la maggioranza assoluta. E’ quanto emerge dall’esito delle urne, a scrutinio quasi ultimato.

Il risultato elettorale, insomma, ha fatto poco per dissipare l’incertezza politica nel più nuovo dei Paesi membri dell’Unione Europea ma il nuovo leader conservatore Andrej Plenkovic – probabile futuro primo ministro ministro – ha strizzato l’occhio verso il centro dopo aver guardato a destra.

I conservatori di HDZ (Hrvatska demokratska zajednica, Unione Democratica Croata) hanno ottenuto 61 seggi mentre i loro rivali dell’opposizione di centrosinistra – SDP (Socijaldemokratska Partija Hrvatske, Partito socialdemocratico di Croazia), si sono fermati a 54. Questo il quadro che emerge quando è stato scrutinato quasi il 100 per 100 delle schede. “Io sono certo che siamo il partito che avrà il privilegio di formare il prossimo, stabile governo croato”, ha affermato rivolgendosi ai sostenitori il nuovo leader moderato di Hdz, Andrej Plenkovic.

Si è trattato del secondo appuntamento elettorale in meno di un anno dopo che il precedente fragile governo di coalizione guidato da Hdz è caduto a giugno dopo appena cinque mesi in carica, per uno scandalo legato a conflitti di interesse.

HDZ non ha comunque ottenuto la maggioranza assoluta in parlamento, formato da 151 membri, e il suo ex alleato di governo – il partito Most (Most nezavisnih lista, Ponte delle liste indipendenti) – sembra ancora destinato a giocare un ruolo di primo piano. Most è arrivato terzo con tredici seggi.

Circa 3,8 milioni di croati erano chiamati alle urne in questo voto, arrivato in un periodo di depressione economica e di rapporti tesi tra i vicini nei Balcani.

Il precedente governo di coalizione guidato da HDZ, durato come detto cinque mesi, è stato contraddistinto da una virata verso destra in un crescente clima di intolleranza, compresi attacchi contro la stampa indipendente e le minoranze, in particolare quelli di etnia serba. Le autorità sono sembrate aver chiuso gli occhi di fronte all’avanzata dell’estrema destra, che ha provocato timori nella comunità internazionale e fattop precipitare quasi ai minimi storici i rapporti con la Serbia, già tesi. HDZ aspira però a restare al potere, con il moderato Plenkovic che ha promesso un esecutivo orientato verso l’Europa.

Il 46enne ex membro dell’Europarlamento ha più volte promesso di allontanare il partito dal populismo e dall’estremismo per posizionarlo nel centrodestra.

Il suo rivale di SDP, l’ex primo ministro Zoran Milanovic, 49 anni, ha dichiarato ai sostenitori a Zagabria che la Croazia ha bisogno di “un governo stabile”, visto che nei “mesi passati ce n’è stato uno instabile e distruttivo”.

I croati sembrano aver perso entusiasmo per il secondo voto in meno di un anno e l’affluenza ha fatto registrare un evidente calo. L’esito delle urne, inoltre, sembra il presagio a consistenti difficoltà per la formazione di un nuovo esecutivo.

Con l’agenda moderata di Plenkovic, HDZ sembra destinata a ottenere l’appoggio delle minoranze, in particolare dei serbi.