A Civitavecchia tre navi-scuola giapponesi per 150mo relazioni

Cadetti si sono addestrati anche a eventuale soccorso migranti

SET 2, 2016 -

Roma, 2 set. (askanews) – La bandiera del Sol levante sventola sul porto di Civitavecchia. E’ iniziata infatti ieri la visita di tre navi scuola delle Forze di autodifesa marittime (la marina nipponica) nell’ambito di una lunga crociera di addestramento che culmina in questo incontro occasionato anche dal 150mo Anniversario dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone.

Ieri sera, in un ricevimento al quale hanno presenziato circa 200 invitati tra le autorità civili e militari, il comandante della missione, contrammiraglio Hidetoshi Iwasaki, immediatamente dopo i due inni nazionali, ha chiesto un minuto di silenzio per commemorare le vittime del terremoto dell’Italia centrale e ha poi detto che quella di Amatrice è “una tragedia che il Giappone condivide con l’Italia”.

L’ambasciatore giapponese a Roma, Kazuyoshi Umemoto, ha voluto ricordare la storia delle relazioni di amicizia tra Roma e Tokyo e ha aggiunto: “E’ per me un onore vedere qui riuniti su queste due navi personale delle forze navali del Giappone e dell’Italia e addetti militari delle ambasciate degli Stati Uniti e di numerosi altri paesi dell’Unione Europea, paesi che tutti lavorano per assicurare la libertà e sicurezza di navigazione nei mari di tutto il mondo. Mi auguro che in futuro siano sempre più numerose le occasioni di cooperazione tra tutti i nostri paesi”.

Un’ipotesi che avrebbe potuto anche concretizzarsi in questo viaggio, visto che i marinai giapponesi si sono addestrati anche per l’eventualità di dover intervenire per soccorrere barconi di migranti come sono soliti fare i loro colleghi nel Mediterraneo. “Si pensava – ha osservato il capo di Stato maggiore dello squadrone navale di addestramento Hiroshi Nitta – che ci fossero solide probabilità di un incontro del genere ma non è stato così. In ogni caso durante la crociera avevamo predisposto e poi attuato un addestramento specifico sulle misure di intervento da adottare nel caso di un incrocio con barconi di migranti, che sappiamo essere all’ordine del giorno nel Mediterraneo tra la Libia e la penisola italiana”.

I 190 cadetti giapponesi visiteranno oggi Roma, raggiungendola in treno. Fino al 5 settembre le navi saranno a Civitavecchia, per poi partire per il viaggio di ritorno. Arriveranno a Tokyo il 4 novembre, dopo aver attraversato il Canale di Suez e toccato Gibuti, Mombasa, Colombo in Sri Lanka e Manila. L’ammiraglio Iwasaki ha invitato la popolazione “a venire sulle nostre navi”.