Siria, bombardato ospedale sostenuto da Save the Children. Ci sono vittime

L'Onu chiede il controllo dei corridoi umanitari ad Aleppo

LUG 29, 2016 -

Beirut, 29 lug. (askanews) – Un ospedale ostetrico sostenuto da Save the Children è stato bombardato nella provincia siriana di Idlib, nel nordovest: lo ha annunciato su Twitter la Ong che ha parlato di “vittime”.L’Osservatorio dei diritti umani, da parte sua, ha affermato che un ospedale nella località di Kafar Takharim, nella stessa provincia di Idlib, è stato bombardato e non è “praticamente più operativo per i gravi danni subiti”. Osdh ha parlato di feriti. L’Osdh non ha precisato se i bombardamenti sono stati effettuati da aerei del regime o da quelli dell’alleato russo.Secondo Save the Children, l’ospedale “assicurava le cure a più di 1.000 persone”. Numerosi ospedali e cliniche nelle zone ribelli della Siria hanno subito bombardamenti da parte dell’aeronautica siriana, soprattutto nella provincie di Idlib e di Aleppo. La settimana scorsa bombe piovute dal cielo hanno colpito in 24 ore quattro ospedali da campo e una banca del sangue nella zona ribelle e assediata di Aleppo, seconda città del Paese. Il conflitto in Siria ha fatto più di 280.000 moti e costretto alla fuga milioni di persone.Intanto, l’inviato speciale delle Nazioni Unite in Siria, Staffan de Mistura, ha esortato la Russia a lasciare all’Onu il controllo dei corridoi umanitari aperti di sua iniziativa per far passare i civili assediati nella città di Aleppo, nel Nord del Paese.“Suggeriamo alla Russia che ci lasci i corridoi decisi su sua iniziativa. L’Onu e i suoi partner umanitari sanno quello che bisogna fare. Ne hanno l’esperienza”, ha sottolineato de Mistura ai giornalisti a Ginevra. “Siamo in linea di principio a favore dei corridoi umanitari nelle giuste circostanze”, ha detto ancora de Mistura, aggiungendo che l’Onu ha “studiato” il piano russo.L’emissario dell’Onu per la Siria ha anche ribadito la richiesta fatta ieri a New York dal numero uno delle operazioni umanitarie dell’Onu Stephen O’Brien “di attivare tregue umanitarie di 48 ore per consentire delle operazioni trasnfrontaliere e atteraverso le linee del fronte” a Aleppo.”Come ci si può aspettare che la gente voglia prendere questi corridoi mentre ci sono dei bombardamenti”, ha concluso l’inviato Onu.int4