Bolivia, scontri e feriti a manifestazioni operai contro Morales

Cortei organizzati da sindacati contro le riforme del Presidente

GIU 30, 2016 -

La Paz, 30 giu. (askanews) – Violenti scontri si sono verificati ieri tra polizia ed operai durante le manifestazioni di protesta contro la politica di riforma del settore pubblico voluta dal presidente Evo Morales. I cortei, organizzati in diverse città della Bolivia, si sono conclusi con feriti e arresti.

“Quattro poliziotti sono rimasti feriti”, dopo essere stati colpiti da “pietre” lanciate da manifestanti, ha detto durante una conferenza stampa il ministro dell’Interno boliviano Carlos Romero. La polizia ha usato gas lacrimogeni per sgomberare un viale di Cochabamba, città situata 400 chilometri ad est da La Paz, la capitale, e bloccata da ieri mattina dagli operai. Il leader sindacale Angelo Camacho ha riferito che più di 60 persone sono state arrestate e “diversi compagni feriti” dall’intervento di “poliziotti codardi”. Cortei e proteste si sono svolte in sei delle nove regioni della Bolivia, con strade bloccate e scioperi convocati per le tre giornate di mobilitazione dalla Centrale boliviana dei Lavoratori (Cob), la principale sigla sindacale del Paese.

La Cob, che ormai ha preso le distanze da Morales – lui stesso un sindacalista prima di diventare presidente dieci anni fa – chiede il ritiro del decreto che dispone la chiusura di una fabbrica tessile di stato e la modifica di alcune norme sul funzionamento delle aziende pubbliche e relative a pensioni e altre prerogative dei dipendenti pubblici. Nel 2013 era stato raggiunto un accordo tra governo e sindacati, ma questi sostengono che molti capitoli non sono stati rispettati.

(fonte afp)