Islanda, Gudni Johannesson dichiara vittoria a presidenziali

"La prima cosa che farò? In Francia per match contro l'Inghilterra"

GIU 26, 2016 -

Reykjavik, 26 giu. (askanews) – L’accademico Gudni Johannesson ha dichiarato vittoria alla presidenziali in Islanda. Sicuro, malgrado lo scrutinio dei voti fosse arrivato poco sopra il 50% quando ha parlato, nella notte, di essere il nuovo capo dello Stato dopo i vent’anni di presidenza di Ragnar Grimsson.

“Tutti i voti non sono stati contati, ma penso che abbiamo vinto”, ha detto Johannesson dopo lo spoglio del 53% delle schede. A quel punto i dati ufficiali lo davano al 37,7% dei voti, seguito a buona distanza dall’imprenditrice Halla Tomasdottir, al 29,9% delle preferenze, anche lei apprezzata per lo stile informale e la distanza dalla “solita politica”.

E il punto forte di Johannesson, concordano gli analisti, sta proprio nell’assenza di esperienza politica, nell’essere altro rispetto alla classe che catalizza la generale sfiducia dopo la pubblicazione dei “Panama Papers”, i files che hanno rivelato tra l’altro le fortune accumulate da molti islandesi nei paradisi fiscali, compreso il primo ministro, costretto a dimettersi.

Gudni Johannesson non usa toni populisti, ma piuttosto si mostra sempre al dialogo, alla ricerca del consenso, attento ad evitare posizioni ‘partigiane’. Non ha mai infatti rivelato le sue posizioni politiche: centro-sinistri?Centro-desta? Ecologista? “Al di sopra dei partiti”, risponde, ineffabile, lo studioso. Con studi a Oxford e un dottorato alla Queen Mary University di Londra, il neo-eletto presidente islandese ha trascorso gran parte della sua vita professionale a tenere conferenze e a studiare. Con un programma basato su modernizzazione della vita politica, sostiene che “il presidente deve restare fuori dai dibattiti della società”.

Johannesson è anche un appassionato tifoso di calcio e in questi giorni non è un dettaglio in Islanda: la nazionale si è per la prima volta qualificata in un grande torneo e sta andando molto bene all’Euro 2016. Anche le elezioni presidenziali sono state un po’ oscurate dall’attesa del grande match, domani, con l’Inghilterra. Alla domanda su quale sarà il suo primo passo da presidente, Johannesson ha risposto: “la prima cosa, la più importante, sarà andare in Francia per vedere l’Islanda giocare contro l’Inghilterra”.

(con fonte afp)