Calciatore belga perde aereo a Zaventem e urla: “Bomba!”

Vanden Borre allo scalo colpito oltre due mesi fa da un attentato

GIU 8, 2016 -

Roma, 8 giu. (askanews) – In Italia è passato quasi inosservato. Due presenze con la maglia della Fiorentina, un campionato appena sufficiente con quella del Genoa. Ma all’aeroporto Zaventem di Bruxelles lo hanno notato, eccome. Anthony Vanden Borre, difensore belga dell’Anderlecht, lunedì scorso voleva imbarcarsi su un volo per Creta: ha perso l’aereo e pure le staffe. Il tono della voce sempre più alto, le urla: “Bomba!” A Zaventem, lo stesso scalo colpito il 22 marzo scorso da un attentato terroristico che ha fatto 14 morti (più i venti della stazione della metropolitana di Maelbeek).

Vanden Borre aveva un biglietto per un volo JetAir diretto a Creta. Voleva andare in vacanza, ma è arrivato in ritardo. Le operazioni di imbarco erano già state chiuse e l’aereo era già dato in partenza. Secondo il racconto fatto da alcuni testimoni, non ha accettato il rifiuto ed è andato in escandescenza. Furioso, ha cominciato ad alzare la voce, inveendo contro un membro del personale della compagnia aerea. “Io un aereo me lo compro”, ha urlato, prima di gridare “Bomba!”.

E a Zaventem, proprio non si può. Perché risvegli dolore e commozione, panico ed orrore, attirando l’attenzione di astanti, passeggeri, accompagnatori, dipendenti e forze di sicurezza. Queste ultime, inevitabilmente, sono intervenute. Un controllo, una denuncia e il via libera. Tutto oltremodo esagerato, stando ad alcuni amici del calciatore, che hanno raccontato una versione diversa dei fatti.

“E’ accaduto tutto lunedì scorso, all’indomani dei 20 chilometri di Bruxelles che aveva corso per una buona causa”, ha raccontato un amico, citato da Derniere heure. “Anthony è semplicemente arrivato in ritardo per il suo volo e ha preso quello dopo. Effettivamente si è un po’ innervosito nell’apprendere che aveva perso l’aereo per poco, ma non ha mai minacciato nessuno. Ha solo detto al personale della compagnia aerea: ‘fareste meglio a prendervi cura delle bombe, piuttosto che impedirmi l’imbarco’. Nulla di grave, quindi”.

A quel punto sarebbe arrivata la polizia aeroportuale, ma “tutto era tranquillo, Anthony si è scusato per essersi innervosito ed ha anche scherzato con la polizia”. Capitolo chiuso, tranne che per la JetAir. Come vuole la normativa in casi di incidente, Vanden Borre è stato bandito dalla compagnia: con loro non potrà più viaggiare.