Eritrea celebra 25 anni di indipendenza

Ma Onu mette in guardia su "vuoto costituzionale" e libertà violate

MAG 24, 2016 -

Nairobi, 24 mag. (askanews) – Fuochi d’artificio, feste di strada, parate militari: l’Eritrea celebra oggi i 25 anni della sua indipendenza, a dispetto delle critiche internazionali sulle ripetute violazioni delle libertà fondamentali all’origine di un esodo di massa della sua popolazione.

Secondo la televisione di Stato EriTv, le celebrazioni sono in realtà iniziate da alcune settimane, con corse di cammelli, eventi culturali, performance artistiche e il passaggio di una “torcia dell’indipendenza”, trasportata per tutto il Paese come la fiamma olimpica. In un Paese che occupa l’ultimo posto (180) nella classifica di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa nel mondo, i media locali hanno sottolineato che le celebrazioni rappresentano “una dimostrazione chiara della pace e della stabilità nel Paese”.

Ma alla vigilia del Giorno dell’Indipendenza, il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Eritrea, Sheila Keetharuth, ha messo in guardia contro il “vuoto costituzionale” esistente nel Paese dal 1997 ed ha invitato Asmara “ad abbracciare pienamente la democrazia e lo stato di diritto per realizzare la visione immaginata” sull’indipendenza nel 1991.

Il Paese ha adottato una costituzione nel 1997, ma Keetharuth ha sottolineato che essa non è mai stata realmente attuata. Il regime è accusato di mantenere in stato di detenzione nelle sue carceri migliaia di prigionieri politici e gli eritrei rappresentano uno dei più grandi gruppi di migranti che mettono a rischio la loro vita per raggiungere l’Europa alla ricerca di una vita migliore. “Le libertà individuali dovrebbero essere il vanto dell’indipendenza nazionale: la libertà di coscienza, di pensiero, di spirito e di espressione, la libertà di trovare lavoro e di essere istruiti”, ha commentato la funzionaria dell’Onu.

Il presidente Issaias Afeworki, che ha guidato i ribelli alla vittoria nel 1991, quando l’Eritrea si è separata dall’Etiopia dopo una guerra lunga 30 anni, rivolgerà un discorso alla nazione in giornata. Da allora, i due paesi sono rimasti sul piede di guerra soprattutto lungo la linea di demarcazione del loro confine, per circa 1.000 km di lunghezza. Gli analisti sostengono che Asmara utilizzi questo conflitto come una scusa per giustificare il suo regime totalitario.

(fonte afp)