Taiwan smentisce: panda gigante, regalo della Cina, non è morto

Fra poco ci sarà passaggio dei testimoni

MAG 16, 2016 -

Taipei, 16 mag. (askanews) – Lo zoo di Taipei è stato costretto a smentire questa mattina che uno dei suoi panda giganti donato dalla Cina sia morto. Troppo delicata la questione in questo momento, tanto più che inizialmente la notizia era apparsa come un cattivo presagio per le relazioni fra le due sponde degli Stretti.

Tuan Tuan è uno dei due panda ragalato a Taiwan nel 2008 in una iniziativa letta come un tacito assenso della Cina alla presidenza di Ma Ying-jeou, leader favorevole a Pechino, oggi vicino alle dimissioni. Il nome dell’animale significa “riunione” ed era stato interpretato nell’ottica dell’ambizione di Pechino di riunire Taiwan alla Cina continentale. E mentre Ma si prepara a dare le dimissioni e Taiwan ad accogliere Tsai Ing-wen, nuovo leader molto meno Pechino-oriented – lui stesso inviso alla Cina – sono circolate online le notizie della morte di Tuan Tuan di cimurro.

Alcuni a Taiwan hanno attaccato queste false notizie, altri hanno ironizzato sul fatto che la Cina avrebbe dichiarato guerra a Taiwan se il panda fosse realmente morto. Un altro ancora affermava che i gruppi pro-indipendenza sarebbero stati accusati della dipartita del panda. E cosi via. Taiwan non ha mai formalmente dichiarato una secessione dalla Cina. I gruppi pro indipendenza hanno criticato il governo di Ma per aver accettato Tuan Tuan e Yuan Yuan nel 2008, sostenendo che fossero parte di una iniziativa pro-riunificazione orchestrata da Pechino. Ma nonostante lo scetticismo politico, il pubblico ha risposto con una grande euforia all’arrivo dei panda che sono diventati una delle grandi attrazioni. La “panda-mania” ha ancora una volta colpito Taiwan quando la coppia nel 2014 ha messo al mondo Yuan Zai. (con fonte Afp)