Myanmar, Aung San Suu Kyi vuole liberare i prigionieri politici

Secondo analisti, siamo vicini a un'amnistia di massa

APR 7, 2016 -

Roma, 7 apr. (askanews) – Aung San Suu Kyi si è espressa a favore di una liberazione di prigionieri politici e studenti, segnale di un’imminente amnistia di massa qualche giorno dopo l’insediamento del nuovo governo.

Nella sua prima direttiva ufficiale in qualità di consigliere di stato speciale, Aung San Suu Kyi ha scritto che ci saranno aperture “per la liberazione immediata dei prigionieri politici, dei militanti politici e degli studenti perseguiti per motivi politici”. Il premio Nobel per la pace, ministro in seno al primo governo della Lega nazionale per la democrazia (Nld) che ha a sua volta trascorso quindici anni ai domiciliari sotto la giunta, non ha indicato alcun calendario al momento.

A febbraio, secondo l’Associazione di assistenza ai prigionieri politici (Aapp), novanta prigionieri politici erano detenuti a Myanmar e 408 militanti erano in attesa di processo per iniziative politiche. L’arrivo di un governo semi-civile nel 2011 nel Paese dopo l’auto-scioglimento della giunta aveva consentito la liberazione di decine di prigionieri politici. Però prima delle elezioni il governo aveva attuato un giro di vite e in particolare arrestato decine di studenti che manifestavano contro una riforma dell’istruzione.

(fonte AFP)