Concorso fotografico Stenin, ancora una settimana per partecipare

Competizione aperta a partecipanti di età compresa tra 18 e 33

MAR 17, 2016 -

Mosca, 17 mar. (askanews) – Ultima settimana al fotofinish partecipare al Concorso internazionale di giornalismo fotografico intitolato al fotografo Andrei Stenin, ucciso in Ucraina. In corsa fotoreporter da tutti i punti del globo. Tra i partecipanti vi sono rappresentanti di USA, Brasile, Perù, Australia, Russia, Gran Bretagna, Germania, Egitto, India, Cina e molti altri. Circa il 60% dei lavori presentati sono a colori. L’accettazione delle opere continua sul sito del concorso stenincontest.com fino al 22 marzo 2016 incluso.

Rossiya Segodnya organizza il concorso, sotto gli auspici della Commissione della Federazione Russa per l’UNESCO. Le iscrizioni possono essere presentate on-line attraverso il sito stenincontest.com fino al 22 marzo 2016.

Il concorso è aperto a partecipanti di età compresa tra 18 e 33, e ha lo scopo di promuovere i giovani fotografi e sostenerli nel perfezionamento professionale. Askanews sostiene l’iniziativa, anche attraverso il proprio sito.

Nato il 22 dicembre 1980 nella città di Pechora, nella remota repubblica russa di Komi, Stenin con i suoi scatti ha fatto piangere, e a volte anche sorridere. La sua morte (il 6 agosto 2014, quarto giornalista russo freddato durante il conflitto in Ucraina) lo ha reso un simbolo della libertà di stampa e di espressione, che non ha bandiere nè colori. Quando è scomparso aveva 33 anni: veniva da più parti descritto come un ragazzo allegro e un brillante professionista.

Aveva iniziato a lavorare nel 2003, come corrispondente per il quotidiano statale “Rossiyskaya Gazeta”, Dopo un paio di anni ha lavorato per “Gazeta.ru”. Nel 2008 inizia la sua esperienza da professionista come fotografo, specializzato in incidenti, rivolte, conflitti armati e processi: i suoi scatti da freelance sono contesi da ITAR-TASS, RIA Novosti, Kommersant, Reuters, Associated Press, France Presse. Lavora in Siria, nella Striscia di Gaza, in Egitto, Libia, Turchia. Non si sposa e non ha figli. La prima volta che si trova sul terreno di guerra, capisce di non voler fare altro che raccontare il mondo dai punti più caldi. Poi nel 2009 RIA Novosti lo arruola tra i suoi fotocorrispondenti, promuovendolo a inviato speciale nel 2014 sotto il nuovo marchio Rossiya Segodniya.