Asmara punta su energia solare, un’azienda italiana in prima fila

Enertronica si è aggiudicata due bandi Ue

GEN 18, 2016 -

Asmara, 18 gen. (askanews) – L’Eritrea, come tutto il Corno d’Africa, è ricco di sole e il governo eritreo crede nello sviluppo dell’energia solare, a fronte di una disponibilità di 6 kilowattora al metro quadro al giorno: il doppio dell’Italia e a sei volte quella del Regno Unito. E ci crede Antonio Bonanni, project manager dell’azienda italiana Enertronica, impegnata in Eritrea nella costruzione di impianti fotovoltaici dopo essersi aggiudicata due bandi lanciati negli anni scorsi dall’Unione Europea nell’ambito della cooperazione con il Paese del Corno d’Africa e finanziati attraverso il Fondo europeo per lo sviluppo (Edf) . Non sorprende, quindi, che il piano concordato da Bruxelles con Asmara per gli anni 2016-2020, annunciato lo scorso dicembre, preveda aiuti per 200 milioni di euro a sostegno del settore energetico, a fronte di “uno dei più bassi tassi di accesso all’elettricità” che limita fortemente lo sviluppo economico, così come l’accesso della popolazione ai servizi sociali, quali scuole, ospedali e centri sanitari.

“Meno del 50% della popolazione ha accesso all’elettricità”, ha precisato ad askanews Bonanni. In effetti, nella stessa capitale Asmara è normale rimanere al buio per qualche ora durante la giornata e solo i più benestantidispongono di gruppi elettrogeni, alimentati a gasolio, il cui costo è proibitivo per la maggioranza della popolazione.

L’assenza di elettricità comporta spesso anche la mancanza di acqua, tanto che la maggior parte delle abitazioni è dotata di cisterne e serbatoi. “L’Eritrea ha una rete elettrica che necessita di essere messa a posto – ha sottolineato il project manager di Enertronica – perché oltre ad avere poche centrali, la rete è vecchia, ha un’efficienza bassa, per cui l’energia che si viene a creare viene dispersa e questo spiega perché meno del 50% della popolazione ha accesso all’elettricità”. Per far fronte a tale situazione, il governo di Asmara ha iniziato a puntare sull’energia solare, “immettendo nei sistemi fotovoltaici anche le batterie, che vengono caricate di giorno per essere utilizzate la notte”.

Enertronica ha vinto un primo bando europeo del valore di un milione di euro nell’ottobre del 2014, per la creazione di una Smart grid che, grazie alla presenza contemporanea e coordinata di fotovoltaico, batterie, generatori diesel e di un’interfaccia intelligente alla rete di distribuzione nazionale di energia elettrica, riesce a garantire con continuità il fabbisogno energetico del centro di formazione e ricerca ERCOE (Eritrean Centre for Organisational Excellence). Secondo Bonanni, il governo ha scelto l’Ercoe per lanciare “un impianto pilota”, che va ad alimentare il centro di formazione in business e management, situato a 35 chilometri da Asmara. “Da questo progetto ne è poi nato il secondo, composto da 73 impianti, che andrà invece ad alimentare centri agricoli, un laboratorio di ricerca del ministero dell’Agricoltura, cliniche veterinarie, un centro di raccolta di uova”, ha aggiunto il manager, facendo riferimento al secondo bando europeo, da 7 milioni di euro, vinto dall’azienda italiana nel febbraio del 2015.

“Ora partiranno i progetti per la popolazione”, ha aggiunto Bonanni. E in effetti, leggendo il Programma nazionale indicativo (Nip) 2014-2020 che sarà finanziato dall’Ue, è chiara l’intenzione del governo di Asmara di puntare sul fotovoltaico, ma anche sull’eolico, per garantire l’elettricità alla popolazione, migliorare l’accesso ai servizi, e soprattutto sostenere lo sviluppo economico nei settori agricolo e ittico in centri. Il Nip prevede anche il ripristino delle reti elettriche di Asmara e Massaua, per migliorarne l’efficienza, ma anche l’elaborazione di un piano nazionale per lo sviluppo energetico del Paese per i prossimi 25 anni, comprendente lo studio di altre fonti di energia pulita, quali il geotermico.

Alla domanda quali siano le principali problematiche che un’azienda si trova ad affrontare in Eritrea, Bonanni ha lamentato la mancanza di “personale qualificato” e l’assenza di opere civili. Proprio la difficoltà di trovare personale specializzato ha spinto l’Ambasciata italiana a lanciare un corso per installatori di impianti fotovoltaici nella scuola italiana di Asmara in collaborazione con Enertronica. Bonanni racconta con entusiasmo delle lezioni tenute agli studenti degli ultimi anni di Liceo Scientifico e dell’Istituto per geometri. Oltre alle lezioni teoriche il corso prevede anche tirocini presso i cantieri di Enertronica, con la possibilità di offrire agli studenti più meritevoli l’assunzione da parte della società.

“L’iniziativa – precisano all’Ambasciata – mira sia a offrire ai giovani un’opportunità di lavoro qualificato in Eritrea sia a garantire alle imprese che si aggiudicano le commesse nel settore delle energie rinnovabili la possibilità di trovare profili professionali rispondenti alle loro esigenze”.