Polonia, i lupi sono tornati dopo lo sterminio degli anni Sessanta

Esemplari vivono nel parco di Kampinos vicino Varsavia

NOV 26, 2015 -

Varsavia, 26 nov. (askanews) – I lupi sono tornati in pianta stabile nel Parco Nazionale di Kampinos in Polonia dopo la loro sparizione negli anni Sessanta in seguito alla campagna lanciata dalle autorità in quegli anni per eliminare gli esemplari.

“Siamo molto orgogliosi. Il ritorno dei lupi nel nostro parco, completamente assenti dagli anni Sessanta, significa che la natura è in salute e che si rinnova”, ha dichiarato la portavoce dell’organizzazione che gestisce il parco a una trentina di chilometri da Varsavia, Magdalena Kaminska.

L’ultimo esemplare avvistato è un maschio adulto. Altri lupi vivono nel parco e questo, ha precisato Kamiska, consente di annunciare che la presenza non è occasionale ma duratura. Nel 2013 gli impiegati avevano avvistato un lupo che si abbeverava a una fonte d’acqua ma si trattava ancora di una presenza transitoria. “L’animale non costituisce un pericolo per l’uomo – ha spiegato – non attacca gli umani. La sua presenza ha un ruolo di regolazione sull’ecosistema del parco”.

Negli anni Sessanta le autorità polacche avevano incoraggiato la popolazione a cacciare e uccidere i lupi con una ricompensa per ogni animale abbattuto. E l’ultimo branco di lupi era stato eliminaro nel 1964. Negli anni Novanta su pressione degli animalisti, tra cui anche l’attrice francese Brigitte Bardot, il lupo è stato inserito nella lista delle specie propette e la sua popolazione ha ripreso a crescere progressivamente in particolare nei monti Bieszczady nel su-est del Paese. Si stima che in Polonia attualmente viva un migliaio di lupi.

(fonte Afp)