Al via la conferenza del Labour, primo test per Corbyn

Lo scoglio iniziale sul programma di deterrenza nucleare

SET 27, 2015 -

Roma, 27 set. (askanews) – Il Labour ha aperto oggi la sua conferenza annuale, ma il nuovo leader Jeremy Corbyn non avrà vita facile nel cercare di ricondurre a unità il partito diviso su alcune delle questioni cruciali. La prima che dovrà affrontare, sarà sul Triden, il programma di deterrenza nucleare britannico.Il leader 66enne, le cui politiche sono considerate paragonabili a quelle di Podemos in Spagna e Syriza in Grecia, sostanzialmente vuole rivoluzionare la posizione pro-mercato assunta dal partito negli ultimi 30 anni. Ci sono questioni cruciali sulle quali dovrà ingaggiare una dura battaglia; il futuro del Trident, l’Unione europea, la Siria e le riforme del welfare. I suoi più duri critici interni sono i centristi, leali al “Nee Labour”, il programma che portà avanti nei suoi tre mandati da primo ministro Tony Blair.Il primo test probante per Corbyn sarà la decisione formale che verrà presa dalla conferenza del Labour sul mettere o meno in discussione Trident lunedì. Il leader è contro un rinnovo del programma, ma potrebbe subire un rovescio visto che molti importanti parlamentari laburisti e sindacati sono a favore. Oggi Corbyn ha ridimensionato il rischio di una frattura all’interno del governo ombra e ha ventilato la possibilità di permettere libertà di coscienza. “Andiamo verso un accomodamento di qualche tipo”, ha detto alla Bbc. “E’ così disastroso in politica avere due opinioni?” Tuttavia ha ammesso di non sapere come procederà il partito se il governo ombra dovesse votare contro la sua opinione.Gli occhi sono comunque puntati sul suo discorso di martedì, che dovrebbe rovesciare una serie di convenzioni. “Non farò molto di personale”, ha detto all’Observer, rivelando che non apparirà sul palco con la moglie. Il suo, presumibilmente sarà un discorso breve. “Non è un grande oratore”, ha commentato John McTernan, ex stratega politico di Blair. I membri della conferenza apriranno soprattutto le orecchie quando il leader di sinistra chiarirà la sua posizione sull’Ue.Da tempo euroscettico, recentemente ha detto che farà campagna probabilmente per restare nell’Ue nel referendum progettato prima della fine del 2017. Dal suo arrivo alla guida del partito, comunque, il Labour si è arricchito di 150mila nuovi membri. Il leader ha comunque detto di non voler alterare il modo in cui vengono decise le politiche del partito.Mos/Int2