Tagikistan: repressione forze sicurezza, uccisi 13 militanti

Giorno prima avevano perso la vita 22 persone, tra cui 9 agenti

SET 6, 2015 -

Dushanbe, 6 set. (askanews) – Tredici militanti sono stati uccisisabato dalle forze di sicurezza del Tagikistan. Lo ha annunciatoil governo, all’indomani della strage costata la vita a ventiduepersone e attribuita all’ex primo ministro.

L’operazione segue la giornata di violenze in cui novepoliziotti e altri tredici militanti sono stati uccisi in duedistinti attacchi nel Paese dell’Asia centrale. “Ai militanti èstato proposto di arrendersi ma si sono rifiutati. L’operazioneprosegue”, ha detto un portavoce del ministero degli Interni,alludendo all’operazione congiunta di polizia ed esercito, diaria e terrestre.

Gli attacchi di venerdì hanno preso di mira una postazione dellapolizia alla periferia della capitale Dushanbe e una stazione dipolizia a Vahdat, circa venti chilometri più a est. I militantisono inoltre riusciti a rubare “un’ingente quantità di armi emunizioni” da una riserva del ministero della Difesa a Dushanbe.

(fonte AFP)