Juncker: l’accordo con Atene fondato sulla paura, rotta la solidarietà Ue

Intervista a gruppo di quotidiani europei

LUG 22, 2015 -

Roma, 22 lug. (askanews) – L’accordo chiuso la scorsa settimana tra partner dell’eurozona per il terzo salvataggio della Grecia in cinque anni è nato dalla “paura”, ma ha comportato una “rottura di fatto” dei “legami di solidarietà in Europa”, così come è avvenuto sull’immigrazione. Lo ha dichiarato il presidente della Commssione Ue Jean Claude Juncker, in un’intervista a un gruppo di quotidiani europei: Repubblica, Die Welt, El Pais, Le Figaro, Le Soir, Tages-Anzeiger e Tribune de Geneve.“Abbiamo evitato il peggio e lo abbiamo evitato non perché siamo stati particolarmente saggi, ma perché avevamo paura. E’ la paura che ha permesso l’accordo. Dopo la paura c’è sempre il sollievo ha detto juncker, sottolineando che “su questo punto, come sull’immigrazione, ho constatato una rottura di fatto – che fino a quel momento era virtuale – dei legami di solidarietà in Europa”. Per questo “esco da questa esperienza contento ma non felice. Ne esco molto preoccupato per il futuro”.“Credo sinceramente che la Grecia non abbia alcuna ragione di sentirsi umiliata perché la Commissione ha fatto di tutto per smussare gli angoli tenendo conto delle preoccupazioni, delle paure e delle aspettative degli uni e degli altri” prosegue il capo dell’esecutivo di Bruxelles.Il premier greco Alexis Tsipras, è “simpatico”. “Ho sempre fatto del mio meglio per non fargli perdere la faccia, non sarebbe stato un modo di negoziare europeo”. Secondo Juncker, Tsipras nel negoziato finale “ha sottovalutato la volontà degli altri”. “Dopo il referendum alcuni paesi dicevano: “E’ finita”. Abbiamo dovuto superare questa situazione. Non si può mai dare più importanza ad una democrazia che a tutte le altre. Tsipras è diventato un uomo di Stato quando ha capito che se fosse andato fino in fondo per la Grecia sarebbe stata la fine”.“Non si può rimproverare all’Fmi di dire che il debito greco non è sostenibile” ha puntualizzato Juncker. “Se la Grecia manterrà gli accordi e immaginiamo che dopo la prima valutazione delle misure alleggeriremo il debito, il problema non tornerà a porsi per i prossimi tre anni”.BeaMAZ