Astana: riavvio giacimento Kashagan “entro dicembre 2016”

La storia infinita di quello che per Nazarbayev resta "un dolore"

APR 30, 2015 -

Mosca, 30 apr. (askanews) – Non è mai troppo tardi. Il ministrodell’energia del Kazakistan Vladimir Shkolnik ha detto che unodei giacimenti di petrolio off-shore più grandi al mondo Kashaganpotrebbe ripartire prima del previsto e che “la produzionepotrebbe ricominciare entro dicembre 2016”. Ossia prima di quantoprevisto dagli esperti. Qualcosa che interessa da vicino anche ilbusiness italiano, visto che oltre alla kazaka KazMunaiGas cisono altre compagnie straniere impegnate nello sviluppo diKashagan: Eni, ExxonMobil, Shell, Total, la cinese CNPC e Inpex.

La scoperta del giacimento è stata annunciata nel 2000. Losviluppo nel Mar Caspio settentrionale ha presentato numerosedifficoltà, ma non ha fermato i lavori su quello che secondoalcune stime è la quinta riserva più grande del suo genere almondo. Ci sono state pause per le perdite di gas ricorrenti. Larealizzazione della prima fase di sviluppo è proseguita conl’impiego delle più avanzate tecnologie per far fronte allaelevata pressione nel giacimento, per la presenza di acidosolfidrico in concentrazioni elevate e per le complessecondizioni ambientali. Inizialmente il “first oil” era previstonel 2011. Poi rimandato successivamente sino al 2013.

Parlando all’inizio di questa settimana, all’indomani di unaschiacciante quanto prevista vittoria elettorale, criticata dagliosservatori internazionali, il persidente kazako NursultanNazarbayev ha definito Kashagan “il nostro dolore”. E ovviamentenon si riferiva al poeta-bardo del XIX secolo, KashaganKurzhimanuly, da cui il giacimento prende il nome.

Nazabayev prevede che la produzione ripartirà entro la finedell’anno o al massimo nel 2016. Royal Dutch Shell in unarelazione invece ritiene che la produzione ossia il riavvio sarànel 2017. Comunque il Kashagan è circa 10 anni indietro rispettola sequenza temporale iniziale stimata.