Il Questore di Roma: “Meglio i disordini che il morto”

E' stato impossibile impedire l'accesso agli hooligan

FEB 20, 2015 -

Roma, 20 feb. (askanews) – In piazza di Spagna le forze dell’ordine hanno operato per evitare scontri massicci che avrebbero provocato incidenti seri tra bambini all’uscita di alcuni asili, turisti e anziani mentre “non era tecnicamente possibile” evitare l’ingresso degli hooligan olandesi nella storica piazza romana. Lo ha detto il questore di Roma, Nicolò D’Angelo, nel corso di una conferenza stampa organizzata in Questura dopo i gravi incidenti avvenuti prima della partita di Europa League Roma-Feyenoord.Il questore ha ricostruito dettagliatamente i fatti focalizzandoli, soprattutto, su quanto avvenuto in piazza di Spagna dove, ha detto, “se fossimo intervenuti massicciamente, con l’uso di lacrimogeni o altro, avremmo innescato una vera e propria debacle nella piazza coinvolgendo bambini di due asili che uscivano dalle loro scuole, anziani e turisti. Io e i miei uomini – ha poi aggiunto – morti non ne facciamo, preferisco anche che restino segni e si imbrattino le strade piuttosto che arrivare a questo. La mia – ha rivendicato – è stata una scelta operativa dettata da una situazione estrema. Occorre operare con la testa con senso di controllo e non indiscriminatamente”.D’Angelo ha poi spiegato che, malgrado si fossero convinti circa tremila olandesi a spostarsi nell’adiacente piazza delle Canestre scelta come luogo di raggruppamento per lo spostamento allo stadio, circa 1.200 hooligan si sono rifiutati di ottemperare al divieto di organizzare un corteo che, attraversando le vie del centro, fosse sfociato nei pressi dello stadio Olimpico. Da qui il sorgere dei problemi che hanno poi portato anche al danneggiamento della famosa Barcaccia in piazza di Spagna.“Ma nessuno – ha puntualizzato il questore – avrebbe potuto impedire ai tifosi di sciamare alla spicciolata in piazza di Spagna senza un intervento difficile tecnicamente e che, comunque, avrebbe avuto contorni drammatici. Noi – ha aggiunto – siamo chiamati a garantire l’ordine pubblico e non ad assicurare che dei tifosi incivili e ubriachi lascino sporcizia o altro”.int