Gentiloni: chi boicotta riconciliazione Libia rischia reazione

"Per proteggere l'unità del Paese e contro il terrorismo"

DIC 3, 2014 -

Roma, 3 dic. (askanews) – La dichiarazione congiunta dei ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito, del segretario di Stato americano, dell’Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, e del vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari Politici, rappresenta “un avvertimento a chi boicottasse il processo di riconciliazione nazionale” in Libia, “che andrebbe incontro a una reazione molto forte da parte dei paesi” che l’hanno firmata. E’ quanto ha detto oggi a Bruxelles il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Paolo Gentiloni.

“E’ una dichiarazione importante, frutto di una colazione di lavoro nella sede della rappresentanza italiana presso la Nato, che era stata da noi sollecitata, con sei paesi e due organizzazioni internazionali”, le Nazioni Unite e l’Unione europea, ha detto Gentiloni. “È servita a confermare le nostre preoccupazioni sulla situazione in Libia e ad esprimere un forte sostegno al rilancio dell’iniziativa negoziale da parte dell’inviato Onu Bernardino Léon”, con la convocazione di una riunione dei rappresentanti delle diverse forze libiche per il 9 dicembre, ha aggiunto il ministro.

“La riunione del 9 dicembre in Libia ha l’obiettivo di coinvolgere le autorità indipendenti locali a vario titolo, con l’obiettivo di costruire un governo di unità nazionale. Nella dichiarazione congiunta, condanniamo la violenza, il terrorismo e le incursioni aeree che rendono difficile l’accordo di pace”, ha insistito il titolare della Farnesina, che ha avvertito: “Se le parti invitate ai colloqui non parteciperanno, i sei paesi, l’Ue e l’Onu potranno prendere nuove decisioni per proteggere l’unità della Libia e contro il terrorismo”.

“La dichiarazione congiunta è un’assunzione di responsabilità da parte di un gruppo importante di paesi e dell’Onu in un teatro di crisi che è fra i più delicati per il nostro interesse nazionale. La strada da percorrere resta difficile, ma siamo molto soddisfatti da questo passo in avanti nella condivisione delle responsabilità. Nella fase attuale è necessario esercitare una fortissima pressione, da parte della comunità internazionale, su chi volesse boicottare o sottrarsi ai negoziati”, ha concluso Gentiloni.