Renault e Nissan ridisegnano Alleanza, focus su sviluppo del business

Incrocio azionario pari al 15%. Nissan avrà fino al 15% di Ampere

FEB 6, 2023 -

Milano, 6 feb. (askanews) – “Ridisegnare la governance è stato il catalizzatore, ora l’obiettivo è lo sviluppo del business”. Così il presidente di Renault e della ventennale Alleanza Renault, Nissan e Mitsubishi, Jean-Dominique Senard, ha commentato l’accordo raggiunto, dopo mesi di trattative, per la ridefinizione della partnership che diventa “più agile e strategica”. Oggi l’Alleanza vale 85 miliardi di euro di acquisti in comune e piattaforme condivise per il 60% dei veicoli prodotti, percentuale che salirà all’80% nel 2026 e al 90% per le elettriche. Contrastata la reazione di Borsa: Nissan e Mitsubishi hanno chiuso a Tokyo in rialzo rispettivamente il 2,1% e il 4,9%, Renault a un’ora dall’apertura Wall Street cede a Parigi lo 0,5% a 38,8 euro. “Siamo molto motivati, il nuovo accordo è una svolta. Saremo coerenti, generosi e leali”, il commento del Ceo di Renault, Luca de Meo, mentre il presidente e Ceo di Nissan, Makoto Uchida, ha detto di essere “emozionato”, sottolineando che il modo di lavorare insieme “cambierà in modo significativo, creando valore per tutti non solo a livello di sinergie”. L’accordo, con una durata iniziale di 15 anni, prevede un riequilibrio delle partecipazioni con un incrocio azionario pari al 15% fra Renault e Nissan con diritto di voto e la nomina di due rappresentanti nei rispettivi Cda. Renault conferirà il restante 28,4% di Nissan a un fondo fiduciario fino alla vendita delle azioni, che avverrà in maniera “ordinata”, in accordo con la casa giapponese che avrà il diritto di prima offerta. Lo Stato francese manterrà la sua partecipazione del 15% con diritto di voto, risolvendo il precedente accordo del 2016. L’Alleanza sarà coordinata da un Operating board. Nissan in cambio investirà in Ampere, la divisione software e veicoli elettrici di Renault destinata a una prossima Ipo per arrivare a detenere fino al 15%, con la possibilità di aumentare la propria partecipazione. Anche Mitsubishi investirà in Ampere, di cui Renault manterrà comunque la maggioranza. La valutazione di Ampere la “deciderà il mercato”, ha detto il Ceo di Renault Luca de Meo che ha riepilogato i dati della controllata che dal 2026 produrrà un’elettrica compatta per conto di Nissan: un milioni di veicoli elettrici prodotti in Europa, 25 miliardi di ricavi, redditività a doppia cifra e una rete di distribuzione e finanziamenti già operativa. Per quanto riguarda invece la jv Horse che Renault ha stretto con la cinese Geely (che controlla Volvo, Polestar, Lotus e il 9,7% di Mercedes) per la produzione di motori termici e ibridi e che ha creato qualche malumore in casa Nissan durante le trattative, non è previsto l’investimento diretto della casa giapponese, che però sarà cliente come Mitsubishi. Sul fronte industriale le altre novità riguardano il potenziamento della presenza in Sud America con un nuovo pick-up Renault condiviso con Nissan prodotto a Cordoba in Argentina, mentre in Messico dopo oltre 20 anni sarà prodotto da Nissan, da anni leader di mercato, un veicolo per conto di Renault. Anche in India sarà rafforzata la partnership con la produzione di nuovi suv e una nuova auto Nissan derivata da Renault Triber. Inoltre, come in America Latina, Nissan e Renault stanno considerando anche la produzione congiunta di veicoli elettrici del segmento A. In Europa invece Renault, oltre alla produzione dell’elettrica compatta per Nissan, svilupperà con Mitsubishi le future Asx e Colt partendo dalla piattaforma Cmf-B di Captur e Clio. Per le gamme oltre il 2026, invece, Nissan e Renault stanno valutando la possibilità di collaborare sui veicoli elettrici del segmento C con architettura a 800 volt per le ricariche rapide. Sempre in Europa, il perimetro di collaborazione dell’Alleanza si estenderebbe a tutto il ciclo di vita dei veicoli: dalla distribuzione al fine vita del veicolo, passando per l’utilizzo e il riciclo, anche con il coinvolgimento di partner terzi. Allo studio infine da parte di Renault e Nissan, l’ipotesi di sviluppare una rete di ricarica presso i concessionari.