Stellantis: consegne in aumento grazie ai chip, confermate stime 2022

Palmer: Maserati brand di valore che può anche correre da solo

NOV 3, 2022 -

Milano, 3 nov. (askanews) – Stellantis chiude il terzo trimestre con ricavi e consegne in crescita, grazie a una maggior disponibilità di chip, e conferma gli obiettivi per l’intero anno di un margine operativo rettificato a doppia cifra e un flusso di cassa industriale positivo. Nel periodo giugno-settembre le consegne sono cresciute del 13% a 1,281 milioni di auto, mentre i ricavi sono aumentati del 29% a 42,1 miliardi, grazie all’aumento dei volumi, all’effetto positivo del pricing, del mix di prodotto e dei tassi di cambio, in particolare l’apprezzamento del dollaro. In crescita la vendita di auto elettriche del 41% a 68mila unità, mentre le vendite di Lev (low emission vehicles) sono aumentate di 21mila unità a 112mila. Nei primi 9 mesi le consegne consolidate sono diminuite del 2% a 4,215 milioni di veicoli, mentre i ricavi sono aumentati del 21% a 130,1 miliardi di euro. Positive le stime per il quarto trimestre: “ci aspettiamo consegne in linea con lo scorso anno, pari a circa 1,6 milioni di auto”, ha detto il Cfo Richard Palmer, durante la conference call con gli analisti. Il tema delle forniture resta centrale e, anche se ci sono stati dei miglioramenti, secondo Palmer “la situazione non tornerà alla normalità prima della fine del 2023”. A risentire di più della crisi dei chip è il mercato americano, dove però la “domanda è molto robusta”. In Europa invece preoccupa il quadro macro “difficile”, ma il portafoglio ordini è “forte e copre la produzione fino alla fine del secondo trimestre 2023”. L’allentamento della crisi dei chip ha permesso un aumento delle produzione in Europa del 26% nel trimestre, ma le difficoltà logistiche di trasporto delle auto hanno impedito di trasformare tutto l’aumento di produzione in consegne, che sono cresciute del 14%. Il risultato è un aumento dell’inventario di auto in a capo a Stellantis di 179mila unità rispetto a fine 2021, per un totale a livello globale, incluse quelle dei concessionari, di 926mila auto, rispetto alle 835mila dello scorso 30 giugno. “Il nostro obiettivo adesso è far arrivare le macchine ai concessionari”, ha detto Palmer. Sempre in Europa, Palmer non vede problemi di produzione legati all’aumento del prezzo del gas: “non siamo preoccupati, abbiamo la flessibilità per continuare a produrre in Europa”. Fra i brand in evidenza Maserati che nel terzo trimestre ha registrato ricavi pari a 630 milioni di euro (+23%), mentre le consegne sono aumentate del 14% a 6.600 auto. Nel 2023 è atteso il debutto della prima elettrica del brand, la GranTurismo Folgore. Un quadro che rende Maserati una possibile candidata a un eventuale spin-off. “Siamo concentrati sulla crescita di Maserati per farla diventare un brand forte del settore lusso. In futuro potrà stare anche da sola: ha un suo network ed è un business molto indipendente. E’ una possibilità, ma al momento siamo concentrati sull’esecuzione del piano di rilancio”, ha detto Palmer. Infine sulle previsioni per i mercati per il resto dell’anno, Stellantis ha confermato la guidance di un -8% in Nord America e -12% nell’Europa allargata e di una situazione stabile in Medio Oriente e Africa. Confermata anche la crescita del 5% per India e Asia-Pacifico, mentre la Cina passa da stabile a +5%.