Casa The Human Safety Net a Venezia, vince Red Dot Design Awards ’22

Per miglior progetto Interior Design firmato da Studio Migliore+Servetto

OTT 28, 2022 -

Roma, 28 ott. (askanews) – Alla Casa di The Human Safety Net, al terzo piano delle Procuratie Vecchie, affacciata su Piazza San Marco a Venezia, è stato assegnato il premio di Interior Design nella categoria Brands & Communication Design del Red Dot Design Award 2022, grazie al progetto dello studio di progettazione Migliore+Servetto. Lo rende noto un comunicato congiunto. La Casa di The Human Safety Net, la fondazione del Gruppo Generali, è stata concepita per favorire l’inclusione, l’innovazione e la sostenibilità e oggi le è stato tributato uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel mondo della cultura del progetto internazionale. Gli spazi sono stati giudicati dalla giuria del Red Dot Award come uno gli esempi più riusciti del 2022 nell’ambito dell’Interior Design anche per l’approccio innovativo e sperimentale, volto a generare spazi sostenibili e inclusivi, creati “per condividere” e pensati in rapporto a comportamenti, aspettative e bisogni dei visitatori. Lo Studio Migliore+Servetto, già vincitore nel 2022 nella categoria Urban Installations con il progetto Waterfront Door / Into the Ocean a Busan in Corea del Sud, ha curato infatti la parte di Interior, Exhibition, Multimedia & Graphic Design della Casa di The Human Safety Net. La riapertura delle Procuratie Vecchie ha rappresentato un momento storico per la comunità locale ed internazionale, per il ripristino non solo dell’architettura dell’iconico palazzo ma anche della missione originaria dei Procuratori di San Marco, al tempo della Repubblica di Venezia: ovvero aiutare i più deboli della società. Un luogo dall’alto valore simbolico, scelto dal Gruppo Generali per la nuova casa della Fondazione The Human Safety Net, che si sta rivelando già nei primi mesi di attività come spazio inclusivo ed aperto a tutti, dove poter dialogare e scambiare idee per favorire l’inclusione sociale. Ico Migliore, co-founder dello Studio di progettazione Migliore+Servetto, ha dichiarato: “Il progetto è stato un appassionante lavoro corale che ha portato a definire e a dare vita ad un nuovo concetto di ospitalità e inclusività, temi centrali tanto nella visione della fondazione The Human Safety Net di Generali quanto in quella del nostro studio. L’intero progetto si muove con leggerezza all’interno dell’involucro architettonico per rapportarsi non solo al complesso storico delle Procuratie Vecchie ma, di riflesso, anche a Venezia, città da una spiccata identità ma anche esempio di virtuosa contaminazione culturale nei secoli. Ed è su questo principio di apertura e di scambio che si articola l’allestimento degli spazi interni, pensato come una successione di diverse esperienze attraverso cui il visitatore scopre il proprio potenziale umano. In un dialogo tra passato, presente e futuro, gli spazi si rapportano alla ricchezza artistica e culturale della città e rendono, oggi, questo luogo un unicum come hub globale per iniziative tese all’innovazione sociale”. Simone Bemporad, vice presidente della Fondazione The Human Safety Net, ha affermato: “Gli spazi della Fondazione The Human Safety Net, con il percorso espositivo, nascono con il proposito di accogliere, includere e offrire un’esperienza significativa al visitatore, anche in coerenza con la storia dell’edificio. Il progetto, curato dallo studio Migliore+Servetto, ha interpretato e valorizzato in modo innovativo la missione della fondazione: essere un movimento di persone che aiutano persone”. I principali aspetti progettuali – fondamentali nell’assegnazione del premio – dell’intervento di interior design sono legati alla leggerezza con cui il progetto si rapporta al complesso storico delle Procuratie Vecchie che lo ospita e al profondo legame che costruisce con la città di Venezia, emblema di forte identità culturale e di apertura verso altre culture. Tre sono i simboli ricorrenti che connettono l’intero progetto: il tavolo, il nido e lo specchio. Il tavolo, emblema dell’incontro e del dialogo, è presente nelle installazioni interattive e negli spazi conviviali. Il nido è il simbolo dell’accoglienza e dei legami ed è richiamato nelle strutture delle librerie, una sorta di fil rouge che collega gli spazi conviviali e quelli di lavoro. Infine, lo specchio, che a Venezia vanta una tradizione secolare e che ricorre negli arredi del caffè e in diverse installazioni, è l’allegoria del confronto con se stessi, della riflessione, della coscienza. Nella primavera del 2022, per la prima volta in cinquecento anni di storia, le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco a Venezia hanno aperto le proprie porte al pubblico – a seguito del recupero firmato dallo Studio David Chipperfield Architects Milan, e progettata dallo studio Migliore+Servetto per la parte di Interior, Exhibition, Multimedia & Graphic Design , con la direzione artistica di Davide Rampello. Nei 3000 mq dell’ultimo piano delle Procuratie Vecchie, si può visitare la mostra interattiva A World of Potential, curata da Orna Cohen e Andreas Heinecke di Dialogue Social Enterprise (DSE), incentrata sulla consapevolezza personale e sullo sviluppo del potenziale umano a partire dai valori di creatività, perseveranza, gratitudine, curiosità, speranza, intelligenza sociale, lavoro di squadra, apprezzamento della bellezza. Questi ultimi sono stati tradotti da Migliore+Servetto in 16 installazioni multimediali e interattive, capaci di coinvolgere i pubblici più diversi e generare una riflessione sui temi dell’inclusione, innovazione e sostenibilità. In aggiunta alla mostra, il progetto di Migliore+Servetto coinvolge l’intero ultimo piano e le aree di accoglienza al piano terra, creando spazi per l’interazione, la condivisione e il dialogo: un Cafè aperto al pubblico che visita la mostra, una biblioteca a libera consultazione con volumi in 5 lingue diverse, un’area di coworking riservata alle attività della Fondazione e dei suoi partner e sale eventi, a cui si affianca un auditorium.