Bankitalia, Perrazzelli: faro su conoscenza tecnologie finanza e donne

Sono un elemento abilitante che però può diventare "escludente"

OTT 26, 2022 -

Roma, 26 ott. (askanews) – Nell’educazione finanziaria bisogna “accendere un faro” sulla conoscenza delle tecnologie ad esse collegate, come la digitalizzazione, perché se da un lato possono essere elementi “abilitanti” dall’altro possono avere anche un effetto all’opposto “escludente”, in particolare sulle donne e tutte le fasce di popolazione meno familiari con la finanza. Lo ha affermato Alessandra Perrazzelli, vice direttrice della Banca d’Italia aprendo la conferenza su “Donne e cultura finanziaria”, organizzata dall’istituzione di Via Nazionale. “Il tema della tecnologia va chiaramente visto con grande attenzione: la tecnologia è abilitante, ma la tecnologia può essere anche stranamente escludente. E qui il tema vero è avere sempre più donne che capiscano di tecnologia, per esempio in capacità di leggere un algoritmo e in capacità di scrivere algoritmi. Queste sono delle tematiche sulle quali secondo me bisogna ancora parlare e accendere un faro – ha detto – perché la tecnologia può diventare escludente nei confronti non soltanto di coloro che sono indietro sull’educazione finanziaria, ma sono soprattutto indietro da un punto della digitalizzazione”. “Qui tocchiamo il tema delle donne, tocchiamo le fasce più deboli, gli anziani, tocchiamo il tema anche delle ragazze e dei giovani che stanno in determinate aree con minore accesso alla banda larga. Quindi ci sono tutta una serie di tematiche assolutamente importanti – ha proseguito Perrzzelli – che noi come autorità di controllo, sia da un punto di vista delle attività nei confronti dei consumatori, ma anche da un punto di vista della supervisione bancaria dobbiamo valutare, su cosa le banche mettano a disposizione evitare i fenomeni di esclusione”. “Questo è un tema importantissimo sul quale noi ci stiamo impegnando, abbiamo molti cantieri. Ricordo che le donne per quanto riguarda l’educazione finanziaria tradizionalmente sono quelle che meno si occupano di tematiche finanziarie in ambito familiare. E sono quelle che più abbisognano quantomeno di, uno, di essere coscienti, di essere coscienti dell’importanza di conoscere quanto meno gli elementi essenziali della finanza, il risparmio, gli investimenti. Ma soprattutto – ha concluso – bisogna cercare di dare loro dei punti di contatto nei quali loro possono in qualche modo accedere a queste informazioni”.