Le bollette della luce cresceranno del 59%, +1.322 euro all’anno per le famiglie (evitato raddoppio)

L'Arera limita l'aumento dei prezzi ( per il gas chiede proroga tutele)

SET 29, 2022 -

Roma, 29 set. (askanews) – “Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio”, lo si legge in una nota dell’autorità. L’aumento è del 59%. “L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (primo gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente)”. Per l’energia elettrica la crescita del +59% del prezzo finale si traduce per la famiglia tipo in un costo di 66,01 centesimi di euro al KWh, comprensivo di imposte. L’aumento, viene evidenziato, è sostanzialmente legato “all’abnorme aumento della voce energia PE, +59,6%, appena contrastato dal limitato calo della voce di dispacciamento PD, -0,6%. Stabile la voce PPE di perequazione”. Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema e invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura). I prezzi all’ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato ad un incremento del 100% circa, nonostante l’intervento del Governo con il decreto Aiuti bis. L’autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch’essi caratterizzati da aumenti straordinariamente elevati. Nel terzo trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, il prezzo unico nazionale dell’elettricità (PUN) infatti è pressoché raddoppiato rispetto al secondo trimestre 2022 e quasi quadruplicato rispetto al livello medio del corrispondente trimestre del 2021. “L’intervento eccezionale dell’autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela”. “L’eccezionalità della situazione, con un conflitto che rende incerte le forniture e continua a spingere in alto i prezzi ha meritato un intervento altrettanto eccezionale, anche considerando che il Parlamento e il Governo sono impegnati in una fase di transizione. Un raddoppio delle bollette avrebbe potuto spingere all’aumento della morosità, mettendo ulteriormente in difficoltà le famiglie e il sistema energetico”, ha sottolineato in una nota il presidente di Arera, Stefano Besseghini. Per quanto riguarda il gas, l’Arera aggiornerà il prezzo per i clienti ancora in tutela alla fine di ogni mese, pubblicando il dato nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. Lo si legge in una nota. Il valore del prezzo gas, che sarà pagato dai clienti per i consumi di ottobre, verrà quindi pubblicato sul sito dell’Autorità entro 2 giorni lavorativi dall’inizio di novembre”. Il metodo, viene spiegato, sarà in vigore fino al termine della tutela gas per i clienti domestici, previsto per gennaio 2023, termine sul quale l’autorità oggi stesso, ha inviato una segnalazione a Governo e Parlamento ribadendo la richiesta che la scadenza venga posticipata. Nella stessa segnalazione, “viste le criticità del momento, l’autorità anche per l’elettricità chiede di posticipare la fine della tutela elettrica per le microimprese (prevista per il prossimo primo gennaio) e di conseguenza anche quella per i clienti domestici”. Inoltre “l’Arera anche per il quarto trimestre è intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole, sia per il settore elettrico che per il gas per la generalità degli utenti e confermando l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 standard metro cubo all’anno. Questi interventi, assieme alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%, hanno un impatto positivo su 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di piccole imprese, artigiani e commercianti”. Mch/Int14