Siccità, Coldiretti: dopo stato emergenza dare via a piano invasi

Per trattenere l'acqua della pioggia

LUG 5, 2022 -

Siccità Roma, 5 lug. (askanews) – Lo stato di emergenza dichiarato dal Governo per la siccità per le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, con uno stanziamento di circa 36 milioni di euro, riguarda quasi la metà del Made in Italy a tavola (44%), visto che le cinque regioni più colpite che rappresentano il 76% del grano tenero, l’88% del mais, il 97% del riso, ma allevano anche il 66% delle mucche e l’87% dei maiali nazionali. Così la Coldiretti, che chiede ora di dare immediatamente il via a un piano invasi nazionale. Sulla situazione di crisi per la siccità, spiega l’associazione, pesa infatti in maniera determinante la mancanza di una rete di invasi capace di trattenere l’acqua della pioggia. “Serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione – sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – Con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. Si tratta di 6mila invasi aziendali e 4mila consortili da realizzare entro il 2030”.