Robiglio (Confindustria), chi non si vaccina si paghi il tampone

"Nessun obbligo in capo al datore di lavoro"

OTT 19, 2021 -

Green pass Milano, 19 ott. (askanews) – “Chi ha deciso di non vaccinarsi se ne deve assumere la responsabilità, che vuol dire anche pagarsi il tampone. Non vedo quale obbligo dovrebbe stare in capo ad un datore di lavoro che ha riaperto la propria azienda tra mille sacrifici e difficoltà. Oggi c’è un obbligo di Green Pass ed è in capo a tutti coloro che si sono o meno vaccinati”. Lo ha detto Carlo Robiglio, vicepresidente nazionale di Confindustria e numero uno di Piccola Industria Confindustria, in un’intervista a “MattinaLive”, il morning show in onda su Canale 8, condotto dalla giornalista Mariù Adamo. “Confindustria era a favore dell’obbligo vaccinale e lo ha chiesto a gran voce, perché riteniamo – ha continuato Robiglio – che questo potesse essere il percorso per aiutare la ripresa economica. Si è scelto il Green Pass, che abbiamo condiviso, e su questo siamo fermi sulla nostra posizione. Non riteniamo che ci saranno particolari problemi per le aziende”. “Le proteste? Temo la mancanza di buon senso da parte di alcuni personaggi anche del mondo politico. Sappiamo che c’è chi non condivide l’obbligo del Green Pass ma penso che la società italiana debba guardare ai prossimi mesi con grande fiducia e speranza, in una logica costruttiva e di produzione. Tutti insieme – ha sottolineato il vicepresidente nazionale di Confindustria – possiamo lavorare per fare il meglio per l’Italia”.