Farina (Ania): assicuratori pronti a puntare su imprese sostenibili

La presidente: estendere fiscalità di vantaggio per investimenti Pir

OTT 19, 2021 -

Assicurazioni Roma, 19 ott. (askanews) – Gli assicuratori hanno “capacità e interesse” a investire in industrie sostenibili. L’ha affermato oggi Maria Bianca Farina, presidente dell’associazione delle imprese assicurative italiane Ania all’Insurance Summit. “La transizione verso un’economia sostenibile è un tema verso cui tutti gli assicuratori del mondo, e tra questi sicuramente quelli italiani, stanno già offrendo un contributo significativo, in considerazione del loro ruolo di investitori e di fornitori di protezione”, ha detto Farina. “L’industria assicurativa a livello nazionale ha investimenti per oltre il 60 per cento del Pil, ha capacità e interesse a investire in industrie sostenibili e di lungo termine. Può favorire e efficacemente, quindi, finanziare la transizione verso economie a emissioni zero, efficienti sotto il profilo delle risorse e più sostenibili”, ha continuato la presidente. Farina ha affermato che la revisione del quadro normativo Solvency II in corso, “è cruciale per la sostenibilità”. E ha aggiunto: “Finora le notizie che ci arrivano, parlano di un miglioramento, ma non tale da promuovere gli interessi a lungo termine per gli investitori assicurativi”. La presidente dell’Ania ha inoltre auspicato un’estensione di una fiscalità di vantaggio per l’investimento in Pir (piani individuali di risparmio) e altri strumenti finanziari. “In Italia – ha detto – occorre rafforzare gli incentivi perché il risparmio a lungo termine sia investito nel settore produttivo, anche per finanziare la transizione energetica di larga parte del settore industriale. Sarebbe estremamente efficace a tal fine, estendere agli investitori istituzionali e alle imprese di assicurazione, e quindi agli assicurati, la norma che riconosce una fiscalità di vantaggio a enti previdenziali e fondi pensione per l’investimento in PIR e in altri strumenti finanziari”. Farina ha inoltre ricordato che nel Pnrr quasi 40% delle risorse sono destinate ad “azioni per favorire la transizione ecologica e mettere in sicurezza il territorio, che decenni di incuria e di insufficienti investimenti hanno reso particolarmente fragile”. Si tratta di un compito “immane, che necessita di uno sforzo collettivo, per i quali noi assicuratori siamo pronti a fare la nostra parte”. Tuttavia, ha proseguito Farina, “esiste ancora, specie proprio nel nostro Paese, un gap di protezione molto ampio che occorre colmare al più presto. Ecco perché sottolineo che una nostra priorità è quella di allineare la legislazione italiana a quella di gran parte degli altri Paesi europei, dotandoci finalmente di uno schema assicurativo obbligatorio pubblico-privato contro le catastrofi naturali che stimoli la protezione sostenibile dei nostri cittadini e che assicuri una omogeneità di garanzie fra i Paesi europei”.