Orzo, rese in calo ma qualità buona e prezzi in crescita

Prime notizie dopo le trebbiature dell'orzo nel mantovano

GIU 23, 2021 -

Agricoltura Roma, 23 giu. (askanews) – Rese in calo ma qualità buona e prezzi in aumento rispetto al 2020. Queste le prime indicazioni in arrivo dalle trebbiature dell’orzo, che in provincia di Mantova quest’anno ha coperto poco più di 4.600 ettari complessivi (erano 5.106 ha nel 2019, 4.992 ha nel 2020). “In media – spiega l’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova – possiamo parlare di un calo nelle rese del 5% nei terreni migliori, ma del 10-15% in quelli più sabbiosi e meno fertili. Discreto invece nel complesso il peso specifico. Ad influire sui risultati della campagna di quest’anno sono state sicuramente le forti piogge autunnali, seguite però da una prolungata siccità tra febbraio e marzo, che ha ridotto l’accestimento. Nella prima decade di aprile le temperature poi sono state più rigide, mentre da inizio giugno è esploso il caldo. La coltura in sostanza si è sviluppata in ritardo, e questo ha contribuito ad una diminuzione delle produzioni”. Facendo una rapida panoramica in provincia, nella zona di Quistello l’orzo biologico ha fatto registrare una produzione di circa 50 q/ha. Performance migliori invece nella zona tra Castel d’Ario e Roncoferraro: “su terreni leggeri – spiega Simone Salvarani, dei Giovani di Confagricoltura Mantova – si è arrivati a 60 q/ha, ma su terreni più pesanti abbiamo toccato anche punte di 80-90 q/ha, con peso specifico compreso tra 64 e 70. Siamo soddisfatti”. Nell’alto Mantovano invece, più precisamente nella zona di Ceresara, arrivano rese comprese tra i 67 e i 68 q/ha, con peso specifico discreto. Dando ora uno sguardo ai mercati, possiamo parlare di quotazioni in crescita rispetto a un anno fa sulla Borsa merci di Milano (l’unica che finora ha quotato la coltura), con 198 €/t nell’ultimo bollettino.