Patuanelli: su vino dealcolato bilaterali con Francia e Spagna

Da Italia no a compromesso su dealcolazione parziale Dop e Igp

MAG 13, 2021 -

Roma, 13 mag. (askanews) – Il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, farà dei bilaterali al prossimo Agrifish con Francia e Spagna sul tema del vino dealcolato, ribadendo il no italiano anche alla ipotesi di una parziale dealcolazione di vini Dop e Igp. Patuanelli, in audizione al Senato in Commissione Politiche dell’UE sulle prospettive del settore del vino nell’ambito del negoziato sulla riforma della PAC 2021-2027, ha detto: “durante il comitato speciale Agricoltura di aprile è stata avanzata una proposta di compromesso secondo la quale il vino potrà essere etichettato come dealcolato o parzialmente dealcolato, mentre i vini Doc o Igp potranno usare solo il termine di parzialmente dealcolati. E’ evidente – ha ribadito – che noi ci opporremo anche a questo compromesso e lo ribadirò al consiglio di fine maggio”.

“Non posso non esprimere grande preoccupazione per l’atteggiamento di Francia e Spagna – ha quindi sottolineato – che si sono già dichiarate d’accordo con la proposta di riforma. E’ un problema che dovremo affrontare, mi riservo dei bilaterali con i miei omologhi per rappresentare la nostra contrarietà alla proposta”.

Quanto alla proposta della Commissione sui vini dealcolati, Patuanelli ha ricordato che “è dal 2018 che è in atto un acceso dibattito sull’introduzione di una categoria di prodotti dealcolati da usare insieme al termine vino per armonizzare un settore in cui esistono già normative nazionali che potrebbero provocare disparità di trattamento tra gli operatori. L’Italia si è sempre detta contraria – ha aggiunto – e lo ribadiremo in tutte le sedi perché i trattamenti di dealcolizzazione privano il vino di gran parte delle sue caratteristiche organolettiche e compromettono il legame con il territorio”.

Per Patuanelli “il prodotto finale così trattato non è più conforme alla definizione di vino stabilita dal regolamento di base, secondo cui il vino deve avere titolo alcolometrico non inferiore a 8,5 gradi percentuali di volume. Se si parla di vino – ha detto il ministro – si parla di un prodotto che ha una definizione certa”.

“La Commissione parla anche di dealicolizzazione parziale per prodotti con grado alcolico tra 0,5 e 8,5 di volume e ha inserito la possibilità di modificare le attuali pratiche enologiche introducendo il reintegro dell’acqua persa nei prodotti nel processo di dealcolazione. Questo processo – ha concluso Patuanelli – non va confuso con l’annacquamento che resta vietato, ma resta altrettanto pericoloso per le nostre produzioni”.