Intesa San Paolo, sindacati: assunzioni anche in Sardegna

Fabi-First Cisl-Fisac Cgil-Uilca Uil-Unisin: necessità di personale

GEN 19, 2021 -

Cagliari, 19 gen. (askanews) – I segretari Regionali Sardegna di Fabi (Emanuele Cabboi) -First Cisl (Sergio Mura) -Fisac Cgil (Laura Urgeghe) -Uilca Uil (Mauro Farigu) -Unisin (Patrizio Zucca) in una nota chiedono a Intesa San Paolo di assumere anche in Sardegna alla luce dell’annuncio di assunzioni di 3500 dipendenti. Questo il testo.

“Le segreterie regionali di categoria accolgono favorevolmente l’annuncio di Intesa Sanpaolo di voler procedere, visto l’incremento dell’adesione all’esodo, all’assunzione di 3500 dipendenti.

Ora deve trovare realizzazione concreta la previsione dell’accordo di “prestare particolare supporto alle zone disagiate ed al Sud del paese ma anche alla Rete di filiali” che continua a offrire un servizio essenziale a tutta la cittadinanza, pur versando ormai da troppo tempo in condizioni molto difficili.

La nostra regione ha già subito con i precedenti piani industriali un’uscita considerevole di personale e un ridimensionamento delle filiali presenti nel territorio, che ha ovviamente aggravato pesantemente il carico di lavoro e di responsabilità sui dipendenti superstiti.

Le scriventi OO.SS da tempo lamentano la carenza di personale della rete e nei punti nevralgici degli uffici in Sardegna che si occupano delle lavorazioni dell’area.

Il rischio che paventiamo è quello di un sostanziale disimpegno di Intesa San Paolo rispetto alla sua storia di supporto all’economia dell’isola.

Questa è l’occasione per frenare la tendenza e procedere ad un congruo numero di assunzioni necessario a ripristinare il ruolo che l’azienda ha avuto in passato, dando un segnale inequivocabile di attenzione al mondo del lavoro ed alla occupazione giovanile in particolare.

Riappropriandosi, anche rafforzando la rete delle filiali, della funzione di strumento essenziale per l’economia.