Spagna sorpassa Italia: avrà più sovvenzioni dal Recovery fund

A causa della caduta del Pil spagnolo 2020 più grave del previsto

GEN 18, 2021 -

Bruxelles, 18 gen. (askanews) – Le sovvenzioni per la Spagna nel quadro del Fondo Ue di ripresa e resilienza (Rrf) potrebbero aumentare di ben 10,36 miliardi rispetto a quanto inizialmente previsto, arrivando a un totale di 69,528 miliardi, e superare così di poco il totale che andrebbe all’Italia (68,895 miliardi), secondo nuovi calcoli, pubblicati oggi dall’agenzia spagnola Efe, che tengono conto dell’andamento del Pil spagnolo, peggiore di quello italiano, e sono espressi a prezzi correnti, invece che in prezzi del 2018. Questo nuovi calcoli riguardano unicamente le sovvenzioni (grants) del Rrf e non i prestiti (loans).

Il condizionale è d’obbligo perché la decisione definitiva sulle sovvenzioni da erogare nel 2023 sarà presa in base a previsioni e calcoli aggiornati al 30 giugno 2022.

L’incremento di grants per la Spagna rispetto al totale assegnato inizialmente (59,168 miliardi di euro) è dovuto al fatto che le cifre sono state ricalcolate prendendo in conto le previsioni economiche d’autunno, pubblicate a novembre dalla Commissione europea, che hanno peggiorato la stima del Pil spagnolo per il 2020 (da -10,9% a -12,4%), e ridotto al 5,4% il “rimbalzo” previsto per il 2021. Inoltre, nel confronto con il dato iniziale, espresso in prezzi del 2018, pesa anche l’inflazione, essendo il nuovo calcolo espresso a prezzi correnti.

Per l’Italia, al contrario, è andata meglio del previsto nel 2020, con il Pil a -9,9%, (invece del -11,3% che era stato pronosticato nelle stime di luglio), sebbene anche in questo caso il “rimbalzo” del 2021 (4,1%) sia stato peggiore rispetto a quanto era stato previsto in estate (6,1%). L’Italia, secondo le nuove stime, prenderà 3,439 miliardi di euro in più (68,895 miliardi invece di 65,456).

I trasferimenti del fondo Rrf sono divisi in due tranche, la prima per il 2021 e 2022 e la seconda per il 2023. Il calcolo per l’assegnazione dei fondi ai diversi Stati membri viene viene effettuato sulla base della popolazione, del Pil del 2019, e del tasso di disoccupazione tra il 2015 e il 2019 per la prima tranche, e per la seconda tranche sulla base della caduta del Pil cumulata tra il 2020 e il 2021.

Per la Spagna, con i nuovi calcoli, la prima tranche passa da 43,480 miliardi a 46,603 miliardi di euro, e la seconda da 15,688 a 22,924 miliardi. Per l’Italia la prima tranche, inizialmente prevista a 44,724 miliardi, è fissata ora a 47,935 miliardi, mentre la seconda cambia di poco, passando da 20,732 a 20,960 miliardi di euro.