Recovery, pressing Gentiloni: piani nazionali già da fine febbraio

Per poter avere prefinanziamento 13% già in estate

GEN 18, 2021 -

Bruxelles, 18 gen. (askanews) – I piani nazionali di ripresa e resilienza per ottenere i finanziamenti del fondo Ue Rrf dovranno cominciare a essere presentati formalmente a fine febbraio, per dare alla Commissione il tempo (due mesi) per approvarli, più un altro mese per il via libera del Consiglio Ue, e permettere poi l’esborso dei prefinanziamenti (il 13% del totale) già in estate, a condizione che siano state intanto completate le ratifiche nazionali, in corso, dell’aumento delle risorse proprie del bilancio Ue. Lo ha spiegato oggi a Bruxelles il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa online al termine della videoconferenza dell”Eurogruppo.

Il recente accordo politico sul regolamento per il fondo Rrf, lo strumento per la ripresa e resilienza, “ci consente di concentrarci sulla finalizzazione dei piani nazionali. Una volta che il regolamento entrerà in vigore, e sarà nella seconda metà di febbraio, gli Stati membri potranno iniziare a presentare formalmente alla Commissione i loro piani”, ha detto Gentiloni. “Lavoreremo quindi – ha continuato – per valutare e approvare ciascun piano entro due mesi, con il Consiglio Ue che avrà un ulteriore mese per adottare la decisione di attuazione finale su ciascun piano”.

“È un calendario serrato – ha ammesso il commissario -, ma poiché siamo già a uno stadio avanzato nelle nostre discussioni con molti paesi, è fattibile. Come sapete, abbiamo incoraggiato gli Stati membri a inviarci le bozze dei loro piani a partire dallo scorso ottobre, e molti lo hanno già fatto. Siamo impegnati in intense discussioni tecniche basate su questi e su altri input. Tutto questo lavoro preparatorio – ha sottolineato Gentiloni – ha un obiettivo: facilitare un rapido processo decisionale nella fase di approvazione formale, dopo la seconda metà di febbraio, e stiamo facendo buoni progressi”.

“Il nostro obiettivo finale – ha aggiunto – dovrebbe essere quello di garantire che l’impatto complessivo dello strumento per la ripresa e la resilienza nell’Eurozona superi la somma degli impatti dei singoli piani nazionali, che dia un valore aggiunto”.

“Un ultimo punto in relazione al fondo Rrf: occorre progredire anche – ha avvertito il commissario – con la ratifica da parte degli Stati membri della decisione sulle risorse proprie” del bilancio Ue, “perché questo è il prerequisito affinché la Commissione inizi ad andare sui mercati per raccogliere questi fondi”.

Questo processo di ratifiche nazionali “è in corso, ma vediamo – ha rilevato Gentiloni – scadenze piuttosto divergenti tra gli Stati membri. Così ho affidato oggi ai ministri finanziari un messaggio, condiviso con Pascal Donohoe”, il presidente dell’Eurogruppo, che li esorta “ad esercitare tutta la loro influenza per garantire che le loro procedure nazionali siano completate il più rapidamente possibile. Questo è essenziale se vogliamo essere in grado di procedere con gli esborsi tempestivi del prefinanziamento del 13%, la prossima estate”, ha concluso.