Trasporti, Federmotorizzazione: basta demonizzare l’auto

Non è la causa principale dell'inquinamento atmosferico

GEN 5, 2021 -

Roma, 5 gen. (askanews) – “Il traffico automobilistico non è la principale causa dell’inquinamento atmosferico: un’evidenza che affermiamo da tempo e che riemerge dai dati di questi giorni. Nel 2020 il Pm10 è aumentato comunque nei periodi di lockdown con il traffico rarefatto. A novembre, con la Lombardia in zona rossa e la circolazione automobilistica ridotta al lumicino, alcune centraline hanno registrato a Milano che il particolato è aumentato anche oltre due volte rispetto al 2019”. Lo afferma Simonpaolo Buongiardino, presidente di Assomobilità (Confcommercio Milano) e Federmotorizzazione.

“I dati – prosegue Buongiardino – indicano come occorra ricercare altrove, e non nell’automobile, le maggiori cause di inquinamento. Inoltre, dallo studio Cnr-Arpa Lombardia viene smentita la ‘bufala’ del Pm10 che favorirebbe la diffusione del Covid”.

“Nonostante queste evidenze – accusa Buongiardino – prosegue la demonizzazione ideologica dell’auto. Noi non siamo contro la cosiddetta mobilità dolce. Vogliamo politiche equilibrate con la libertà di scelta dei cittadini – quando non contrasta con la sicurezza pubblica – nel potersi muovere con il mezzo che preferiscono. Certo, è più facile bloccare od ostacolare la circolazione dell’auto che bonificare una caldaia, ma questo non può essere un metodo di governo”.

“Appoggiamo – dichiara Buongiardino – la proposta emersa dalle Regioni del Bacino Padano di rinviare il blocco delle vetture diesel Euro 4. Stop non compatibile con le restrizioni alla mobilità pubblica per l’emergenza Covid”.