Nel 2020 le startup della Space Economy hanno raccolto 4,8mld

Primo osservatorio del Polimi; Italia è quinta per investimenti

DIC 14, 2020 -

Milano, 14 dic. (askanews) – Le startup della Space Economy hanno raccolto 4,8 miliardi di dollari nel 2020, imprese che in tutto il mondo puntano a innovare la tradizionale industria spaziale o che vogliono sfruttare le informazioni raccolte dai satelliti per offrire a terra soluzioni digitali. E’ quanto emerga dalla prima edizione dell’osservatorio ‘Space Economy’ della School of Management del Politecnico di Milano. “L’unione fra le tecnologie spaziali e digitali produrrà trasformazioni radicali a livello industriale, innovando processi e prodotti, portando alla nascita di imprese e all’ingresso di attori non legati all’industria dello spazio”, spiegano Paolo Trucco e Franco Bernelli Zazzera, responsabili scientifici dell’osservatorio.

Le tecnologie spaziali e i 2.800 satelliti operativi in orbita, viene sottolineato nel report, permettono “di offrire nuovi servizi innovativi, con sperimentazioni in settori tradizionali come sanità, agricoltura, utility, assicurazioni e logistica e trasporti, e in altri di frontiera, come lo space mining e il turismo spaziale”.

L’Italia è della partita. E’ uno dei sette paesi a essersi dotato di un’agenzia spaziale con un bilancio superiore al miliardo ed è, si legge, quinta al mondo e seconda in Europa per gli investimenti nella Space Economy in rapporto al Pil (0,55%). Nel 2020 si è confermata come terzo contribuente dell’Agenzia Spaziale Europea con 665,8 milioni di euro, dietro a Germania (1,31 miliardi) e Francia (981,7 milioni). “Per spingerne ulteriormente lo sviluppo il governo ha varato il Piano Strategico Nazionale Space Economy, del valore di 4,7 miliardi di euro”, viene sottolineato.

La scommessa è stata ripagata, visto che in Italia negli ultimi cinque anni il numero degli addetti della Space Economy è cresciuto del 15% e il settore conta oggi oltre 7mila lavoratori. Le imprese del segmento sono 200, con un giro d’affari complessivo di 2 miliardi di euro.

“La Space Economy non è più un tema per addetti ai lavori, circoscritto all’industria spaziale – aggiungono Angelo Cavallo e Antonio Ghezzi, direttori dell’osservatorio – E’ una vera nuova economia che coinvolge fornitori di servizi e aziende di settori molto diversi fra loro. Ma il mercato si trova a uno stadio iniziale e il potenziale è ancora tutto da cogliere e sono molte le imprese che oggi ancora non sanno di poter implementare dei servizi space-based”, chiosano Cavallo e Ghezzi.