Dl Ristori Quater prende corpo, da rinvii fiscali a indennità

Otto miliardi arrivano da scostamento ma si lavora a ulteriori coperture

NOV 27, 2020 -

Roma, 27 nov. (askanews) – E’ proseguito oggi il confronto tra governo e maggioranza sul dl Ristori Quater che il Consiglio dei ministri punta a varare entro domenica. Il lavoro istruttorio sulle coperture è ancora in corso e non si esclude, secondo quanto viene riferito da fonti di governo, che il provvedimento possa contare su risorse “un po’ più ampie” degli 8 miliardi di euro che arrivano dallo scostamento di bilancio appena approvato dal Parlamento. Risorse in più che servirebbero a introdurre ulteriori interventi in una situazione che per alcune attività economiche alle prese con le restrizioni, seppur parziali, è sempre più grave. Nel primo pomeriggio, al vertice convocato sul Dpcm atteso ai primi di dicembre tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione di maggioranza, si sono collegati il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, i sottosegretari al Mef e i responsabili economici dei partiti, per fare il punto sul nuovo dl Ristori, la cui pietanza principale riguarda i rinvii delle scadenze fiscali. Infatti, al termine della riunione è arrivato il comunicato del Mef che ha annunciato il rinvio di quelle imminenti (al 10 dicembre il termine per il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap che altrimenti sarebbe scattata lunedì prossimo e la presentazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Irap; e al 30 aprile 2021 il termine per il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap per le imprese non interessate dagli Isa, “ovunque localizzate”, che hanno conseguito nel periodo d’imposta precedente a quello in corso ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro e che, nel primo semestre 2020, hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019. Analoga proroga “a prescindere” da “ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi” arriva per i soggetti non interessati dagli Isa che operano nei settori economici individuati nel Ristori bis e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse, nonché per i soggetti che gestiscono ristoranti nelle zone arancioni. Pur non essendo esplicitato nel comunicato, le fonti confermano che sono state introdotte nel decreto la sospensione delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio. Ci dovrebbe essere anche una norma che consente di far ripartire le rateizzazioni decadute, ma ancora non è sicuro al 100%. Durante la riunione, secondo quanto si apprende, è tramontata invece definitivamente l’idea di un bonus di Natale di 500 euro per i lavoratori in Cassa integrazione, intervento considerato troppo costoso. Mentre la richiesta di contributo a fondo perduto per le partite Iva e gli autonomi dovrà aspettare il prossimo treno. Confermate, infine, le indennità a dicembre di mille euro ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo e l’indennità di 800 euro per i lavoratori dello sport.