Easyjet, sindacati: no ai tagli, causano solo danni irreversibili

La compagnia vuole ridurre gli aerei basati in Italia da 36 a 27

NOV 25, 2020 -

Roma, 25 nov. (askanews) – I sindacati del trasporto aereo bocciano i tagli prospettati da Easyjet per affrontare la crisi dovuta al coronavirus. “Riteniamo prematura – affermano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – qualsiasi decisione di riduzione della flotta di Easyjet come soluzione per mitigare gli effetti di contrazione del mercato causati dalla pandemia”.

“Secondo l’azienda – spiegano i sindacati dopo un incontro con i vertici della compagnia aerea – gli aerei basati sul territorio italiano dovrebbero passare da 36 a 27, decurtandone cinque a Venezia, tre a Napoli e uno a Malpensa. Riteniamo una tale decisione quanto mai prematura, che taglierebbe mezzi e professionalità difficilmente recuperabili in una situazione di mercato al momento talmente fluida da non consentire alcuna previsione di medio periodo. Tanto più che in Italia disponiamo di validi strumenti di sostegno al settore, sui quali stiamo già lavorando per migliorarli ed estenderli al 2021”.

“Pertanto – aggiungono Filt, Fit e Uilt – restiamo disponibili a proseguire un confronto finalizzato a presidiare il mercato, e non certo a tagliarlo strutturalmente. Per noi è prioritario, in questo momento così difficile per tutti, impedire ulteriori danni irreversibili alla compagnia e alla sua occupazione, ricorrendo alla proroga degli ammortizzatori sociali conservativi per traghettare l’azienda e tutti i suoi lavoratori fino alla ripresa del traffico”.